31

87 7 1
                                    





                                               ~



«D'accordo, adesso mi spiegherai tutto Perla e voglio i dettagli se non ti dispiace!» esclamò austera la sua migliore amica mentre si dirigevano all'interno del centro commerciale.

Charlotte l'aveva pregata di accompagnarla a fare un po' di sano shopping cosi da poter passare anche del tempo insieme, dal momento che non si vedevano da sole per conto loro da prima delle vacanze natalizie.

Perla si rigirò i pollici e questa volta avrebbe dovuto raccontarle ogni cosa, comprese le vicende che ci sono state con Alexander. Era l'occasione perfetta e perciò doveva approfittarne altrimenti sarebbe stato un guaio.

«Senti, Lotti, prima di raccontarti il 'perché' sto insieme a Michael, devo...» la fermò per il braccio e si interruppe guardandola con ansia. Non poteva parlagliene mentre Charlotte sarebbe stata immersa da una pila di vestiti da provare nei camerini. «Senti, possiamo sederci a quel bar giù infondo? È una cosa abbastanza seria e non riesco a dirtela se camminiamo così velocemente.»

Charlotte annuì «Va bene, andiamo.»

Ordinarono un caffè per Charlotte e una buona dose di cioccolata calda per Perla. Ne aveva proprio bisogno per addolcirsi un po'.

«Allora, rimandiamo lo shopping a più tardi, tanto non è un problema perché abbiamo una giornata intera davanti. Quindi che mi dovevi dire?» chiese sorseggiando il caffè.

Perla trovò la fonte di calore per le sue mani congelate sulla tazza fumante di cioccolata e le venne l'acquolina in bocca solo ad annusarne l'odore.
Si schiarì la voce, preparata già al discorso «I-io e Alexander... Ecco, diciamo che c'è stato qualcosa Lotti...»

Charlotte si strozzò col suo stesso caffè e si batté un pugno sul cuore diverse volte per riprendersi dallo shock. «Tu e... Che?!?!»

«Si, si, lo so, lo so perfettamente Lotti. Ti avevo detto che non ci sarebbe stato niente, e invece...» strizzò gli occhi quando iniziò a tossire.

«Oh no, Perla. Questo è un bel casino... Ma perché non me l'hai detto? Da quanto va avanti questa storia?» chiese con tutta la calma del mondo.

«Beeh... Diciamo da più di un mesetto e per la cronaca non ci ho scopato, lo sai come la penso. Il fatto è che avevo paura di dirtelo a causa di quello che lui aveva fatto a te e detesto ammetterlo Lotti, ma la situazione mi è sfuggita di mano e non so proprio come

Charlotte sospirò e le strinse una mano «Dovevi dirmelo subito Perl. L'ho lasciato stare. È passata una settimana e poi mi sono rifatta quella sera in discoteca, ricordi?»

Concordò con lei, ma ciò non nascondeva il fatto che Alexander l'avesse ferita senza il minimo contegno.
E quella sera la ricordava perfettamente, tutto era iniziato da lì, dopo che un tizio aveva quasi cercato di abusarla e tra capo e collo era piombato proprio lui, tra i mille ragazzi presenti nella discoteca, a salvarla da quella situazione.

Glielo raccontò alla fine di quell'episodio, di come si fosse sentita e Charlotte non ne aveva la minima idea e si arrabbiò smisuratamente con lei per non averglielo detto. Perla alla fine le aveva raccontato tutto. Le ripetizioni a casa sua, suo fratello Ethan che era un insopportabile. Quella volta che l'aveva trovato fuori al freddo come un cane infreddolito e lo aveva accolto nella sua stanza nonostante l'enorme litigio dei suoi genitori, fino al loro primo bacio.

«Un attimo, fermati! Alexander Watkins, il più stronzo di tutta la scuola e il più desiderato dalle ragazze, ti ha portato al cinema e poi ti ha baciata?! Scusami se te lo dico Perl, ma secondo me qualche demone deve averlo impossessato perché non ha mai fatto un 'appuntamento romantico' con qualcuno... tranne con te a quanto pare...»

Perla si grattò il collo leggermente a disagio «Si, beh... È stato strano e bello, ma l'ho respinto dopo essermi resa conto della situazione e sono scappata, finché dopo l'appuntamento che c'era stato con Colin sono ritornata a casa e l'ho ritrovato nella mi camera.»

Charlotte si tappò la bocca con entrambe le mani « Oh mio dio! Perla! Ma ti rendi conto?!?! Era geloso! Sicuramente sapeva del vostro appuntamento!»

«Si, lo sapeva in qualche modo e ha voluto farmelo tirare fuori di forza. Poi ci siamo baciati e, beh... mi ha...» si schiarì la voce, stringendo le gambe lentamente sotto al tavolo al solo pensiero e imbarazzata al tempo stesso.

«Ti ha fatto il tuo primo ditalino, Perl. Puoi dirlo, non è la fine del mondo.»

Perla alzò gli occhi al cielo «Sì, quello, ed è stato bellissimo... Però, Lotti, da quel momento mi ha sempre ignorata, poi suo fratello si è presentato a casa mia per dirmi di salvarlo da una rissa con Andrew, mi ha baciata di nuovo dopo che l'ho curato, mi ha ignorata ancora, infine a Natale mi regalata questo anello» glielo mostrò al volo, troppo nervosa per prestare attenzione ai dettagli.

«Poi mi ha ignorata di nuovo e infine a capodanno ho capito che mi ha sempre presa in giro, perciò ho deciso di ripagarlo con la stessa moneta mettendomi con Michael e in qualche modo ho avuto la sua attenzione.»

Charlotte finì il suo caffé così come Perla finì la sua cioccolata calda. «Quindi è stata una tua idea di metterti con Michael e gli hai proposto un patto?»

Perla fece una smorfia e scosse la testa «Non è andata esattamente così... Diciamo solo che è stato Michael a venire da me per propormi quel patto e inizialmente non ci volevo avere niente a che fare, ma quando ho visto che Alexander ci stava guardando in un modo che... non saprei spiegare... alla fine ho accettato.»

Charlotte si alzò dalla sedia e Perla la seguì, passeggiando tra i tanti negozi di vestiti che le circondavano. «È sensato il tuo piano. Gliela vuoi fare pagare e io ti appoggio, ma non capisco perché Michael ti ha fatto questa proposta da un momento all'altro quando neanche vi parlavate più.»

Perla alzò le spalle noncurante «Mi ha detto che è perché vuole fargliela pagare a mia sorella per averlo lasciato. Anche se è strano che la voglia far ingelosire proprio con me, ma non mi interessa. L'importante è che adesso ho Alexander al guinzaglio.»

«Secondo me c'è qualcos'altro sotto, forse tu gli piaci veramente e ha preso questa scusa per poter stare con te...»

«No, è impossibile. Ti ricordo che io avevo una cotta per lui alle medie e quando lo ha saputo ha espressamente detto che mia sorella era più bella e da quel momento non mi ha più considerata la sua migliore amica Lotti. Quindi lo ritengo fuori discussione.»

Charlotte scosse la testa. Non ne era tanto convinta della sua presupposizione, ma non voleva darle altri problemi per la testa. Ci pensava di già Alexander di suo, perciò voleva astenersi dall'insistere su quella questione. «Se lo dici tu» disse così, ma in realtà avrebbe sempre tenuto gli occhi bene aperti quando c'era anche Michael nei paraggi.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora