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Natale era finalmente arrivato.

La neve cadeva copiosa lungo le strade e le case erano gremite di persone che festeggiavano insieme ai propri parenti.

C'era tanta felicità in quel giorno speciale che riscaldava i cuori di tutti. Tanta felicità che Perla non aveva.

Charlotte se la stava spassando con le sue amiche, i suoi genitori si trovavano ognuno dai loro amanti ed infine c'era lei, da sola in casa, vestita col pigiama natalizio a sgranocchiarsi i suoi biscotti nella sua stanza, mentre seguiva attentamente un film horror senza mai distaccare gli occhi dallo schermo.

Un Natale particolare comparato con quello di molte altre persone.

Eppure ebbe una riflessione mentale di profondo significato: certo, sarebbe rimasta da sola sia in quel giorno gioioso sia a capodanno, ma perlomeno non avrebbe passato quelle festività con delle persone che non l'avevano considerata abbastanza.

Infondo era meglio così... per tutti...

Una notifica illuminò lo schermo del cellulare. Era Charlotte...

Buon Natale stronza! Le scrisse.

Perla sorrise spontaneamente a quel messaggio.
Buon Natale Lotti!! Appena ritornerai ti regalerò i miei biscotti!

Già, i biscotti... Controllò l'orario ed era quasi mezzanotte. A quell'ora avrebbe dovuto regalare i biscotti ai suoi vicini, come di tradizione.

Si mise in piedi, decidendo di prepararsi per consegnare i dolciumi, e si pose il cappotto e infilò ai piedi le scarpe da ginnastica, rimanendo in pigiama.

Non le importava come fosse vestita.

Si sciolse i capelli e scese le scale, arrivando in cucina e prese in mano una busta di plastica ponendo all'interno i sacchettini di biscotti, decorati con un nastro rosso.

Il suono del campanello interruppe il suo piccolo lavoro.

Chi può essere a quest'ora?

Si accigliò, avviandosi lentamente alla porta e aprendola. Scontrò due occhi glaciali scrutarla dall'alto verso il basso e rimase col fiato sospeso non appena riconobbe Alexander.

<<A-Alexander... che ci fai qui?>> chiese stupita e imbarazzata della sua presenza. In quale altro modo poteva sentirsi altrimenti? Si erano baciati dopo che quel muro tra loro è stato spazzato via... quello stesso muro che aveva innalzato lui stesso senza alcun senso.

Le sorrise lievemente, abbassando per un breve momento lo sguardo. Si trattenne dal ridere. <<Carine le renne...>> indicò col cenno del capo il suo pigiama e Perla abbassò lo sguardo su
esso, sbuffando e incrociando le braccia infastidita.

<<Dovresti essere con la tua famiglia a festeggiare il Natale, eppure sei qui. Per quale motivo?>>

Alexander socchiuse gli occhi, inumidendosi le labbra <<Potrei chiederti la stessa cosa... non dovresti essere con la tua di famiglia?>> Un sorriso sghembo spuntò sulle labbra piene, traendo dalla sua espressione ogni sorta di dubbio svanito.

<<Sai benissimo che nessuno mi vuole, quindi ognuno è per i fatti propri.>>
Era doloroso ammetterlo, soprattutto se ammesso a parole.

Di certo la sua visita era stata del tutto inaspettata. Sopratutto da quella volta... Ricordava perfettamente il modo scortese che utilizzò per cacciarlo fuori casa.

Alexander Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora