Aurora sorrise quando vide quello che riconobbe come Chiesa camminare verso di loro. Non per lui, solo perché aveva male ai piedi e aveva bisogno di una dormita, si erano svegliate che erano a malapena le cinque. Sventolò la mano nella sua direzione, nel tentativo di attirare la sua attenzione e farsi vedere da lui. "Ehi!" Sorrise subito Serena, allungando una mano verso di lui. "Io sono Serena, piacere. Il tuo nome già lo so" ridacchiò, mentre lui ricambiava la stretta. "Piacere mio, tu devi essere Aurora" si girò verso la bionda, con ancora la mano allungata. "Si" scosse le spalle, senza ricambiare la presa ne salutarlo in alcun modo. "Andiamo? Ho male ovunque" sbuffò, afferrando la valigia con la mano.
Federico scosse la testa, nel tentativo di evitare quell'atteggiamento di supponenza, e non reagire da Federico, come si era raccomandato Niccolò. "Venite, la mia macchina è la" le guidò, ponendosi davanti a loro. "Volete una mano con le valige?" Si offrì, e Serena non perse tempo, mollandola nelle sue mani. "Sono apposto" si rifiutò Aurora, che non avrebbe mai ceduto a farsi aiutare da lui, nonostante le sue braccia fossero molli e intorpidite. Qualche flash li accecò mentre uscivano dalla stazione, Federico provò a coprirle con il suo corpo, per proteggerle dai paparazzi, prima di arrivare all'auto.
Sollevò il cofano e ci infilò le due valige, sotto le lamentele di Aurora. "Avrei potuto fare da sola" lamentò, facendo ridere la sua amica. "Vai tu davanti, scocciatura" la spinse Serena, andando a sedersi dietro in fretta e furia. "Avresti potuto restare in macchina, non sarebbe successo tutto questo" commentò sprizzante, una volta che l'auto fu messa in moto. "Sono famoso, non maleducato" sorrise sarcastico, svoltando a destra all'incrocio. "Sei senza cervello, che è diverso" alzò gli occhi al cielo. "Rori!" La riprese la sua amica. "Sei sempre così dolce con tutti?" Ridacchiò il castano, che non sembrava essere stato scalfito da quel commento cattivo. "Solo con chi lo è altrettanto" scosse le spalle.
Il viaggio fu pieno di tensione, Serena e Federico fecero tranquillamente conoscenza, mentre quest'ultimo e la bionda al suo fianco si scambiarono solo qualche frecciatina pungente e insulti velati. Per fortuna, una mezz'oretta dopo, furono davanti all'hotel. Aurora decise di fare un piccolo scherzo a Nicolò.
Quindi quanto manca?
voglio salutarti prima
di andare agli allenamenti
della mattinaScusa Nico, siamo
bloccati nel traffico,
Federico ha detto che vi
raggiungerà direttamente
al campo
Prometto che ci vediamo
per pranzo, peròAh
Mi dispiace davvero Nico,
te l'avevo promessoMa va, tranquilla
Lo vide spegnere il telefono con lo sguardo triste e le labbra imbronciate, rise sotto i baffi. La porta dell'hotel si aprì per lei, fortunatamente i giocatori nella hall erano pochi, e le davano tutti le spalle. "Scusa" battè un paio di volte l'indice sulla spalla di Niccolò. "Sai dirmi dov'è un certo Niccolò Barella?" Sorrise divertita mentre il ragazzo si girava di colpo, aprendo la bocca in un sorriso appena la riconobbe. "Bugiarda!" La accusò, ridendo. "Sorpresa" urlacchiò, mentre apriva le braccia e muoveva le dita. "Sei malefica, vieni qui" la abbracciò, sollevandola di poco per stringerla meglio.
Si conoscevano solo da una settimana, eppure avevano legato fin da subito. Forse per il carattere fin troppo simile che li accomunava, così espansivi ed allegri. Niccolò si era sorpreso quando aurora non era andata subito d'accordo con Federico come pensava, dato il suo stretto rapporto con il ragazzo. "Cavolo, vi presento agli altri!" La tirò verso il gruppo di ragazzi, iniziando a presentarla a tutti.
BẠN ĐANG ĐỌC
Groupchat | Federico chiesa
FanfictionDove aurora vince un contest e entra in un gruppo con gli azzurri.