36. Dannatamente

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Aurora sbuffò, gettando via il telefono e buttandosi a peso morto sul letto. Nicolò le dava sui nervi, non era mai dalla sua parte, aveva sempre da ridire su tutto, nonostante si conoscessero da appena un mese, la trattava come una bambina eppure aveva solo qualche anno più di lei, la faceva sentire continuamente in colpa per le sue azioni. Ma la cosa che più la infastidiva di Nicolò era che aveva sempre, dannatamente, ragione.

"Sto andando alla stazione a prendere Fede, ci vediamo per cena, okay?" Serena aprì la porta per sorriderle, era così felice di rivedere Berna anche se solo per due giorni, prima che dovessero ripartire per chissà dove. "Vengo anch'io." Si alzò, correndo ad infilarsi le scarpe.

"Mh? Perché?" La sua amica la guardò confusa, vedendola affannarsi per essere pronta alla velocità della luce. "C'è anche Chiesa."

Andrai alla stazione a prendere Bernardeschi?

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Andrai alla stazione a
prendere Bernardeschi?

perché lo vuoi sapere?

Me l'ha chiesto Nico

e perché non  me lo poteva chiedere lui?

Federico rimase qualche secondo a fissare lo schermo, colto alla sprovvista. Non era bravo a mentire.

forse lo vuoi sapere perché ci sei anche tu?

Come lo sai?

un uccellino

Fammi indovinare, questo
uccellino si chiama Nicolò?

già
ci sarò anch'io, comunque

Menomale

ti manco già così tanto, Chiesa?

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