24. Chiudersi a riccio

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Avevano passato il resto della giornata in piscina, con una pausa per pranzare, poi si erano rintanati nelle loro stanze per lavarsi e rincontrarsi a cena.

Avevano passato il resto della giornata in piscina, con una pausa per pranzare, poi si erano rintanati nelle loro stanze per lavarsi e rincontrarsi a cena

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Siete pronte?

quasi

Arrivo
Così parliamo

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Bussò alla porta dieci minuti dopo, vestito e profumato

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Bussò alla porta dieci minuti dopo, vestito e profumato. Ad aprirgli la porta fu un' Aurora con solo metà del viso truccata e che indossava una vestaglia imbarazzante che la faceva sembrare uscita da un film anni 50. "Credevo foste quasi pronte" rise sotto i baffi, andandosi a sedere sul letto della più piccola, senza aver ricevuto nessun invito. "Ah ah" lo riprese Serena, non distogliendo lo sguardo dallo specchio neanche per salutare il nuovo arrivato.

"Dovevamo parlare di una certa cosa" accennò il ragazzo, mentre le due riprendevano le loro postazioni originarie. Aurora lasciò andare uno sbuffo liberatorio. "Vuoi la versione breve o lunga?" Nico diede un occhio al suo orologio da polso. "Fra quindici minuti dobbiamo essere giù e voi siete ancora in alto mare quindi... direi corta" sorrise beffardo, sdraiandosi comodo per ascoltare il racconto.

"Ieri è venuto in terrazza con me, abbiamo parlato un po', poi lui in modo un po' contorto ha detto che ero bellissima e ci stavamo per baciare" raccontò tutto d'un fiato, per poi zittirsi e concentrarsi sul suo trucco, mentre aspettava un commento. "Stavate per?" Domandò incerto. "Poi l'ho chiamata io"

"Sere!" La riprese offeso, l'altra si girò a guardarla con un sorriso innocente. "Sì ma è giustificata, poi ti racconto anche quello" Nicolò alzò gli occhi al cielo già assaporando il loro ritardo assicurato come ogni sera. "Comunque mi ha accompagnata e in ascensore ci stavamo per baciare" mise la matita sulle labbra. "E?"

"Si è aperta la porta" alzò gli occhi al cielo lui. "Poi siamo arrivati davanti alle camere e ci stavamo salutando, io gli ho detto buonanotte e poi mi sono girata" il suo amico la guardava con gli occhi scintillanti, goloso di quel bacio tanto atteso. "Poi lui mi ha preso per un polso e baciata" le scappò un sorriso mentre Nicolò correva a darle un abbraccio.

"Ahhh! Lo sapevo" si batté il cinque da solo. "E quindi qual è il problema?" Aggrottò le sopracciglia vedendola corrucciata.  "Beh l'hai visto, questo pomeriggio non mi ha mai parlato, io ho provato a averci una conversazione ma niente. Poi prima gli ho mandato un messaggio chiedendogli una cosa e non ha ancora risposto dopo più di un'ora" sbuffò scontenta. Nico le passò una mano sulla spalla fraternamente.

"L'hai già capito da sola, è un tipo complicato. Prima delle partite va in paranoia ed è scorbutico, parte sempre prevenuto e non si lascia andare facilmente. È una persona fredda e appena sente che qualcuno si avvicina ai suoi punti scoperti si chiude a riccio, così sta facendo con te" sorride malinconico. "Non lasciare che ti allontani, se fa così è solo perché ci tiene" aurora annuì, non convinta, chiudendo la borsa dei trucchi ed alzandosi, pronta a quella serata.

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