16. Litigare

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"Rispondimi" la guardò, tagliente, e dentro di se non capiva quella reazione da parte sua. "Perché ti da tanto fastidio?" Azzardò l'amica, notando anche lei quello strato di gelosia nel suo tono e nel suo sguardo così freddo. "Non mi importa se parli con chiesa" mentì. "Ma perché parli con lui di me" calcò sulle ultime parole, fissandola con occhi infuocati, aspettando una risposta. "Non posso dirtelo" balbettò colta alla sprovvista. "Dimmelo Serena" la chiamava così solo quando era davvero arrabbiata, poté sentire il sangue nelle vene della sua amica gelarsi quando scosse la testa, rifiutandosi. Aurora uscì dalla camera sbattendo la porta così forte da quasi scardinarla, frugò in fretta nelle tasche della sua felpa.

dove sei

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dove sei

In camera,
che succede?

vieni a prendermi, ti prego

Dove sei? non dirmi
che sei uscita da sola
pur non conoscendo la città

sono davanti
all'ascensore del mio
piano, muoviti per favore

Corro

Ed è ciò che fece, Niccolò corse per i corridoi preoccupato, mentre nella sua mente si facevano spazio gli scenari più catastrofici e le proposte più improbabili

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Ed è ciò che fece, Niccolò corse per i corridoi preoccupato, mentre nella sua mente si facevano spazio gli scenari più catastrofici e le proposte più improbabili. Sua moglie, Federica, era già tornata a casa, l'avevano salutata tutti insieme prima di salire in bus. Non volevano che i bimbi dormissero in hotel, lei voleva che Nico festeggiasse e si divertisse e doveva poi concentrarsi sugli allenamenti. Erano una coppia bellissima, Aurora lo pensava davvero.

Arrivò da lei con il fiatone, e prima di stramazzare a terra, si gettò su di lei per stringerla tra le sue braccia. "Tutto bene?" Le accarezzò la stoffa della maglietta con dolcezza. Scosse la testa, con il viso imbronciato. "Serena e chiesa mi nascondono qualcosa" borbottò. Nicolò ai pietrificò mentre l'anima sembrava uscire piano dal suo corpo.

La coccolò, il suo compito adesso era distrarla e non farla indagare per non rovinare la sorpresa. "Tranquilla, non sarà niente di che"

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