Capitolo 2 - Daniel

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Nonostante la riunione e la giornata impegnativa Daniel non era riuscito a togliersi dalla mente quei dannati occhi grigi.
Era rimasto in religioso silenzio per tutto il tempo, salvo poi annuire a patti conclusi. Fortunamente l'accordo era andato bene, il silenzio dell'uomo aveva fatto credere all'azienda un potenziale ripensamento e quindi si erano affrettati a concludere.
Una volta firmato il tutto, si era diretto nel suo ufficio per altre scartoffie. Solitamente, Daniel delegava i compiti, dando libera scelta al team di produzione salvo poi dare una controllata finale per l'approvazione. Quella settimana però c'era in ballo un nuovo progetto e come sempre per le nuove cose amava visionarle da vicino, compreso gli attori. Prese il cellulare e digitò il numero del padiglione otto, lì, proprio mentre era in riunione, si erano tenuti i provini. Chiese al regista le sue impressioni e poi si fece portare le foto e le informazioni dei candidati dalla sua assistente.
La donna attraversò la porta e, a tempo di record, gli porse i fascicoli.
"Ecco a lei, il primo documento è del ragazzo che più ha colpito lo staff" disse indicando i fascicoli, poi aspettò altre direttive che però non arrivarono.
"Puoi andare," le disse aprendo la cartella, ma quando vide la foto si bloccò e alzò lo sguardo "Chi è lui?" chiese stupidamente, visto che aveva tutti i dati a disposizione.
La sua assistente, infatti, lo guardò stupita "Signore, è il ragazzo che ha colpito il regista. Se non sbaglio il suo nome è..." si allungò per guardare la cartella "Sergej Monteano".
Daniel guardò quella foto per un tempo indefinito e nel frattempo pensò a come mai quel ragazzo lo avesse così impressionato. Non era suo amico, non era un conoscente, non lo aveva mai visto prima, né aveva mai parlato con lui eppure...
"Ingagiatelo" ordinò, senza distogliere lo sguardo.
"Vuole scegliere anche il coprotagonista?" chiese ingenuamente l'assistente e Daniel alzò di scatto la testa.
"Il coprotagonista?" la 'CineFly' era sua, dirigeva ogni progetto, supervisionava praticamente tutto e ora sembrava scendere dal cielo. Cosa gli stava accadendo? Aveva perso la ragione? Era stato lui a scegliere quella serie! Doveva andare in fondo alla cosa. Non era possibile che uno come lui si lasciava prendere da una simile assurdità.
"Sì, i protagonisti sono due ragazzi che dopo varie peripezie e problemi finiranno con l'innamorarsi."
"Oh..." fece una breve pausa, sentendosi stupido per essere stato colpito da una simile notizia, di cui tra l'altro era a conoscenza "sì" deglutì "Non prendete nessun coprotagonista. Già c'è".
L'assistente, Sally, lo guardò sorpresa "Posso chiederle chi sia?"
Daniel guardò la foto, incrociò le mani sotto il mento e sorrise schembo "Sarò io" ammise.
La donna sobbalzò perdendo per un attimo la sua compostezza "Signore... non credo di aver capito" sussurrò con un filo si voce.
Daniel si alzò e andò alla finestra, si trovavano al decimo piano degli uffici e aveva così la possibilità di osservare quello che era il suo regno. "Farò io da coprotagonista, non è la prima volta che recito dopotutto."
Sally si schiarì la voce in evidente imbarazzo "Certamente, ma lo ritiene giusto? Gli altri ruoli erano tutt'al più secondari e nessuno mai si è accorto della sua presenza. Cosa direbbe la stampa se lo venisse a sapere?" sembrava sconvolta.
Daniel si volse a guardarla e si aggiustò la giacca pulita, passando con le dita sul tessuto ricordò lo scontro avvenuto qualche ora prima e sorrise.
"Diranno semplicemente che Daniel Davis Fly lavora in prima linea per il benessere dell'azienda" e ritornò a sedersi.
"Ma signore, lei è sicuro che sia la scelta giusta?"
Non era per niente sicuro, ma qualcosa gli diceva di farlo, di provare e di mettersi in gioco.
Quegli occhi...
"Se proprio questa cosa farà scandalizzare l'ufficio stampa, allora parlerò con la mia stilista. Quello che è certo è che farò io da coprotagonista. Intesi?"
Molto perplessa l'assistente annuì. Daniel le diede le ultime indicazioni e poi rimase solo. Si portò una mano alla fronte e sospirò.
"Andrò in fondo a questa cosa. Capirò cosa mi sta succedendo e la stroncherò sul nascere!"

È stato un colpo di fulmineWhere stories live. Discover now