Capitolo 36 - Daniel

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Dire che Daniel fosse arrabbiato era come dire che andava tutto bene, sminuendo completamente quel sentimento che lo stava divorando. 

Daniel era furioso.

Era andato a lavoro contento da quello che era successo la sera prima. Aveva avuto da Sergej una dichiarazione forte e importante, finita con uno dei momenti più dolci da quando erano insieme. Persino lui era riuscito a sbloccarsi. 

Peccato che una volta in ufficio, tutto sembrava fuori controllo. Il telefono del suo ufficio continuava a squillare e alcuni investitori e collaboratori facevano domande fin troppe intime, entrando in una sfera privata a cui nessuno non era permesso entrare! Persino la sua segretaria lo guardava accigliata, chiedendosi se quello che aveva sentito e visto fosse reale. 

Daniel si era rinchiuso nel suo ufficio e aveva investigato sull'accaduto, cercando di capire cosa realmente fosse successo. La prima cosa che ovviamente aveva fatto dopo aver capito era stata avvisare Sergej, ma il ragazzo non aveva risposto alla sua chiamata per poi spegnere completamente il cellulare. Voleva correre da lui, ma in azienda la situazione era critica e fuori controllo, per di più voleva smascherare e denunciare personalmente quel fotografo. 

Arrabbiato e quasi fuori controllo per la prima volta in vita sua invece di chiamare la segretaria come al solito, usando il telefono, urlò: "Sally!"

La ragazza, entrò immediatamente. "Mi ha chiamato?"

"Scopri immediatamente il nome di quel fotografo e anche di qualsiasi persona abbia osato scrivere di Sergej!"

Evidentemente ansiosa per il comportamento anomalo del capo, la segretaria annuì prontamente. Era quasi sulla soglia quando si fermò di colpo e si girò nuovamente verso Daniel. "Capo, forse prima..." non sapeva come continuare, Daniel sembrava emanare scintille di fuoco tanto era arrabbiato. 

"Dillo e basta!" esclamò. 

"Forse prima dovremmo tenere una conferenza stampa per smentire l'accaduto" disse velocemente.

Daniel, che per tutto il tempo aveva fissato il cellulare, cercando di contattare Sergej, alzò gli occhi verso la donna e cercò di contenersi. "Smentire... cosa?"

"Beh..." lo sgurdo della ragazza vagò per la stanza prima di posarsi sul bel volto dell'uomo "La sua relazione con Sergej, tutti noi sappiamo che..."

"Sapete cosa?" chiese Daniel serrando i pugni, ovviamente non aveva nulla contro di lei, ma quella mattina sembrava che tutto il mondo si fosse unito per andargli contro "L'unica cosa qui da smentire è che io abbia una relazione con la signorina La Mar!"

"C-cosa?" chiese evidentemente sorpresa "Quindi lei..."

"Cosa?" chiese al limite della pazienza, incitandola di nuova a parlare "Oggi sembra che tu abbia paura di me!"

"No, ma... non vorrei offenderla"

Daniel si fece per la prima volta paonazzo. "Il fatto che io ami un uomo debba offendermi?"

Sally, che a quel punto non sapeva più dove nascondere la faccia, disse: "No. Assolutamente no. Voglio dire... cosa c'è di male?"

"Allora perché ne stiamo parlando?" chiese sinceramente, domandosi come mai stesse perdendo ancora tempo. 

"Lei... lei ha ragione!" esclamò la donna "Allora vado!" di nuovo si avviò alla porta, ma neanche il tempo di appoggiare la mano sulla maniglia che Daniel la fermò. 

"Aspetta! Dì alla signorina La Mar, che la voglio nel mio studio tra un'ora esatta. Non più, né meno. Non importa come, convincila a venire!"

Sally a quel punto finalmente poté uscire e Daniel prese un grosso respiro per calmarsi, di nuovo riprovò a chiamare Sergej. Il suo tentativo andò per l'ennesima volta a vuoto, quindi compose un altro numero. Fortunatamente si era fatto dare il contatto di Jeremi e, quando il ragazzo rispose, il capo provò a non essere troppo brusco. 

È stato un colpo di fulmineWhere stories live. Discover now