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Il giorno successivo, la situazione era punto e a capo.

Valerie aveva passato una bella serata, quasi mai si era ritrovata a pensare a ciò che stava vivendo, ma adesso si sentiva peggio di prima. Per un'altra sera, l'Ethereal sarebbe rimasto chiuso e lei aveva dieci giorni per arrivare a 25.000 dollari. Era esausta, ma almeno riuscì a trovare un lavoro pomeridiano che le permettesse di guadagnare qualcosa in più. Avrebbe dato ripetizioni di matematica a uno studente delle scuole superiori, giusto qualche centinaia di dollari al giorno per riuscire a pagare le normali spese e non intaccare la cifra da dare a quegli uomini.

Iniziò proprio quel lunedì pomeriggio. Aveva passato la mattina a riordinare il suo appartamento dopo aver preso appuntamento con la madre del ragazzo a cui avrebbe fatto ripetizioni, lasciando Marcus da Lola. Le mancava passare del tempo con il suo fratellino, o addirittura con la sua anziana vicina, la quale si definì "preoccupata" per la sua situazione. Anche Lola aveva capito che qualcosa non andava, ma Valerie non avrebbe mai aperto bocca sull'argomento con lei.

Mentre la ragazza passava il pomeriggio tra equazioni e piani cartesiani, Hector aveva già raccolto in un borsone tutti i soldi che gli spacciatori avevano richiesto. Si armò di un semplice ma abbastanza grande coltello da cucina, indossò una felpa nera con il cappuccio e una tuta del medesimo colore. Quando si guardò allo specchio, si riconobbe a malapena. Soprattutto per via di quel coltello, che prontamente nascose sotto la felpa. Non aveva certo intenzione di usarlo, ma non si sarebbe presentato da spacciatori psicopatici disarmato.

Aspettò che il buio calasse, poi partì a piedi per raggiungere il vecchio parcheggio indicatogli da Andrew il giorno prima.

Il buio per Hector rappresentava un momento di tranquillità, essendo egli abituato a vivere più durante la notte che durante il giorno da tre anni a questa parte. La quiete ricopriva il cielo di una contemplativa aria di mistero che ogni volta lo faceva rabbrividire — ma mai quanto quella sera.

Quella sera si sentiva diverso, con addosso vestiti che non facevano per lui, diretto nella tana del lupo senza neanche sapere se avrebbe vinto o fallito. Non solo l'atmosfera era un mistero.
Odiava quella sensazione, la sensazione di non sapere cosa sarebbe successo, come sarebbe andata a finire, se fosse stato capace di togliere a Valerie un peso così grande. Sperava solo che andasse tutto per il meglio.

Ci mise un bel po' ad arrivare a Mandell Street, ma fu facile trovare il parcheggio. Era all'aperto, circondato da colonne e vecchie recinzioni arrugginite. Il solo approcciarsi a quelle inferriate gli diede i brividi.

Fece il giro di tutto il perimetro, ma l'unico cancello per entrare era chiuso con un grosso catenaccio. Solo quando si ritrovò a fare il giro per la seconda volta notò un'apertura nella recinzione, un pezzo che poteva spostare con l'utilizzo delle mani.

Così si accasciò, scostando quel pezzo distaccato ed entrando, richiudendolo dietro di sé.
Quel luogo era spettrale. Buio, silenzioso. Nemmeno i pali della luce riuscivano a illuminarlo. In più, non aveva idea di come attirare la loro attenzione, tantomeno sapeva se fossero lì in quel momento.

𝐈𝐍 𝐓𝐇𝐄 𝐌𝐈𝐃𝐃𝐋𝐄 𝐎𝐅 𝐓𝐇𝐄 𝐍𝐈𝐆𝐇𝐓 ⋆ Tom HiddlestonWhere stories live. Discover now