RITROVO

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Jonathan

11 Giugno di tre anni dopo...

Dopo l'università e dopo aver conseguito il Master of Science multidisciplinare in ingegneria attraverso corsi avanzati e progetti tecnici complessi nelle aree del software, dei dati e dei sistemi di rete, ho trovato un lavoro in una grande multinazionale nel cuore di Boston e dopo un inizio di gavetta, sono riuscito a farmi notare ottenendo dopo solo un anno un'ottima posizione. Il lavoro mi tiene impegnato molte ore, ed ho dovuto diminuire i miei allenamenti settimanali fino a ridurli al solo weekend quando per praticità mi sono trasferito più vicino al centro.

Chris si è dispiaciuto, era convinto passassi alla boxe professionale finito gli studi, ma ho fatto una promessa a mamma, non trasformare la mia passione per la boxe in una professione perché la carriera di pugile non dura una vita e non vuole che il mio sacrificio allo studio ed il mio talento venga reso vano.

Alla fine ha condiviso e mi ha accettato che mi alleni nell'altra sua palestra in centro, per poter tenermi in allenamento nel tempo libero.

Alexandra la sento ancora, ma non ci vediamo da molto, all'inizio veniva a qualche incontro, sempre sola fortunatamente, o la sua presenza mi avrebbe fatto l'effetto contrario se accompagnata da Daniel, ma con il passare del tempo, ed il mio lavoro, è successo sempre meno, inventavo scuse, e forse anche lei, si è fatta una vita e quando tornava a Boston da Chris, io ero casualmente impegnato, da quella volta che con lei sono venuti alla mia laurea anche Tracy e Daniel. Nonostante fosse trascorso molto tempo, e sapevo che stavano insieme, vederli era troppo.

Sono sempre single, e penso lo sarò a vita, a meno che non succeda un miracolo. Con Grace è come il solito, ora che non studiamo più, ci vediamo sempre meno e anche i nostri incontri sessuali, da pochi, sono diventati rari, da quando anche lei si è trasferita a Montréal. Questo non è stato un problema, se da ragazzino dovevo in qualche modo sfogarmi di tanto in tanto, ora so dominare Junior a sporadici brevi e insignificanti incontri. Sembravo aver raggiunto un equilibrio, ma è ora che inizia il racconto.

Mamma ha deciso finalmente di sposare Chris, ormai già ci convive da quando ha venduto casa per aiutarmi a dare un anticipo per un piccolo appartamento in centro. Non ho voluto i suoi soldi, il resto della vendita glieli ho investiti per garantirsi una sicurezza, non vuole dopo una vita da sola, dipendere da Chris, non lo sposa certo per quello.

Sabato è il grande giorno, mancano tre giorni ed io sono in agitazione, non per mamma e Chris, ma perché sono costretto ad incontrarla. So che lei e Mark sono già a Boston, io... penso di arrivare a cerimonia iniziata, almeno pensavo fino a qualche secondo fa, quando mi suona il telefono.

"Ciao tesoro!"

"Ciao mamma, sei pronta a sopportare tutta la vita Chris?"

La prendo in giro.

"Certamente! L'ho fatto attendere abbastanza, spero non cambi idea proprio sabato!"

"Non può, o dovrà fare i conti con me, e si accorgerà come l'allievo ha superato il maestro!" rido.

"Senti Jonny, a che ora arrivi domani? Ti faccio preparare la camera degli ospiti."

"Non ce n'è bisogno, vengo addirittura sabato!"

"Scordatelo! Sono già agitata di mio, mi devi accompagnare all'altare e non voglio stare in ansia aspettando che tu arrivi. Ti voglio qui già da domani."

"Mamma..."

"Non voglio scuse! Non ti ho mai chiesto nulla, ti ho sempre lasciato fare ciò che volevi, ora sei tu che mi devi accontentare!"

LA MIA ADRENALINA SEI TUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora