L'ALTRO LATO

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Alexandra

"E adesso? Siamo soli io e te, proprio come volevi."

"Mhm Mhm...mugugno camminando all'indietro, con quel sorriso malizioso che piace tanto a lui.

"Proprio come volevo. Sai quante volte ho sognato questo momento?"

Mi guarda e si avvicina lentamente a me, che gli sfuggo di proposito, raggiungendo l'area del ring.

Lo vedo guardarmi incuriosito mentre allargo le corde elastiche e ci salgo.

"Cosa fai?"

Mi chiede seguendomi a ruota.

Affianco le corde passandoci una mano sopra, fino a fermarmi in prossimità del suo angolo. Mi si ferma davanti e gli passo l'indice sulla canotta, dall'alto al basso fino all'estremità, la afferro con le mani e gliela sfilo facendogli alzare le braccia.

"Ti spoglio!"

"Dovremmo andare in doccia."

Scuoto la testa, non è proprio mia intenzione farlo subito, vabbè che gli incontri non durano moltissimo, ma mi sono sempre chiesta come faccia a finire, essere sudato ma avere ancora un buon profumo, più agre, più forte, ma sempre piacevolmente eccitante.

Ricordo ancora il primo incontro che ha fatto, il primo abbraccio che gli ho dato, sudato e dannatamente caldo, lo liquidai dicendogli che puzzava, ma avrei preferito continuare il contatto, e ancora non immaginavo cosa fosse il sesso.

"Forse dopo..."

Getto la canotta sulla corda e comincio ad accarezzargli i pettorali, la mano scivola che è un piacere.

"Hai fretta di subire la punizione?"

Mi chiede. Non ci pensavo già più.

Scuoto nuovamente la testa.

"Pensavo..."

"Cosa. Sentiamo." Mi dice avvicinandosi e cominciando a slacciarmi il fiocco della cintura del vestito che indosso.

"Perché non rimandi la tua punizione, e mi lasci finire quello che stavo cominciando stamattina?"

Gli dò una spinta e lo faccio sedere sullo sgabello all'angolo rosso con la mia solita impulsività.

"Oh cazzo! Direi un inizio fantastico..."

Mi avvicino a lui e sento le sue mani sulle mie cosce sotto il vestito.

"Adoravo i pantaloni di stamattina, ma sono contento che ora indossi questo."

"Ne ero sicura!"

Mi tira in mezzo alle sue gambe, sento le sue mani calde sulle natiche che strizza prepotentemente affondando il viso contro il mio vestito all'altezza della mia intimità. Mi bacia attraverso la doppia stoffa, ma sento un brivido percorrermi la schiena.

"La tua proposta mi piace, ma... preferirei lo facessi senza questo addosso."

Mi dà un piccolo morso proprio là, e comincio a non capire più nulla.

"Vuoi che mi spoglia?"

"Ohhh sì. Sarebbe molto più eccitante vederti in ginocchio semi nuda."

"Cavolo." penso, nascondendo ora un po' di imbarazzo, ma continuo a stuzzicarlo.

"Perché non nuda?"

"Preferisco spogliarti io, idopo!"

LA MIA ADRENALINA SEI TUOù les histoires vivent. Découvrez maintenant