L'INCONTRO DEL RISCATTO

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Jonathan

16 luglio

Fisso il pavimento ma in realtà non lo guardo, ho in mente solo lei e non riesco a far altro. Chris mi massaggia le spalle incoraggiandomi e dandomi ultimi consigli, io annuisco ma come già detto, ho la testa altrove. Spero arrivi, anche se vuol dire che dovrò battermi, ma almeno saprò che è al sicuro.

"Finalmente!"
Sento gridare da dietro la rete arancione, alzo lo sguardo aspettando ed entra Jackson.
"Ora preparati. Ti lascio dieci minuti!"
Si volta e prende per un braccio Alexandra tirandola all'interno.
Il mio cuore perde un battito, è proprio lei, stupenda come sempre, indossa gli stessi vestiti di quella sera, scatto in piedi e la aspetto tra le mie braccia vedendola correre verso di me. Mi salta in braccio e avvinghia saldamente le sue gambe intorno alla mia vita e non posso non baciarla.

Ne ho bisogno come penso anche lei, accolgo la sua bocca con passione, sento le sue labbra avvolgermi il corpo e la sua mano premere contro la mia nuca per attirarmi a sé ancor di più. Controvoglia lascio orfane le sue labbra, le prendo il viso tra le mani e la fisso negli occhi.

"Come stai amore?"
"Mi sei mancato tanto!" Le asciugo le lacrime che le solcano le guance e le bacio ancora la bocca, notando un labbro rotto.
"Cosa ti ha fatto?"
"Non è niente! Ho tentato di scappare e mi ha dato uno schiaffo!"

Mi sento il solito formicolio salirmi al cervello.

"Non la passa liscia, stai tranquilla!"
"Sto bene, ma... non voglio che ti batti! È troppo presto! Non sei pronto!"
"Devo! Ce la farò. Ora tu vai con Mark a casa tua. Ci vediamo dopo."
"No! Io resto qui. Non ti lascio!"
"Alex, ti prego! Non voglio farti assistere...davvero non è un solito incontro di boxe!"
"Non mi interessa!"
"Tesoro ha ragione Jo!" Mi aiuta Chris, ed lei le salta al collo.
"Papà! Sei qui anche tu! Fammi restare ..."
"No! Resto io con lui. Ora vai, non far storie.
Mark andate!"

La prendo per la mano e la tiro a me, la fisso negli occhi e la bacio di nuovo.

"Piccola, tra qualche ora sarà tutto finito e non ci lasciamo più, ok?"
Le strizzo l'occhio, per rassicurarla, anche se non so come andranno le cose, me ne renderò conto non appena entrerò fra quelle quattro corde.

"Ok. Resto finché inizi!"
"Devo prepararmi! Devil sarà incazzato! L'ho fatto aspettare... non arrivavi!" Sogghigno.

Mi tolgo i pantaloni della tuta e metto gli short da boxe, quelli porta fortuna, neri con la fascia in vita verde, mi lego i capelli e sono pronto. Basta aspettare, voglio chiudere la faccenda.

Le sorrido, sempre per tranquillizzarla, le dò un ultimo bacio a stampo.

"Ora vai, saperti qui mi distrae!"
"Non farti ammazzare pulce, lui non è più forte di te..."
Sorrido.

"Non l'ho ancora visto di persona, ma non mi fa paura!"
Improvvisamente appare Jackson che sbraita.
"È ora! Te l'ho riportata. Mantieni la promessa!"

Usciamo e Alexandra nel passargli a fianco non si risparmia un sei un gran bastardo, che lui incassa con indifferenza essendo riuscito nel suo scopo.
Attraversiamo l'area antecedente la porta che porta al mio destino e intravediamo Devil uscire dalla sua recinzione. Sembra piuttosto imbestialito, non deve aver gradito l'attesa.
È più alto di me ma non di molto ed è grosso, non ha muscoli scolpiti e asciutti, è più...grosso. Farebbe paura a tutti trovarselo davanti, più per i tatuaggi che ha su tutto il corpo, ognuno dei quali simboleggia il diavolo, il simbolo del male per eccellenza. Non so quale sia il motivo che lo abbia portato ad una scelta del genere, non è comunque rassicurante.

"Jo..." Mi supplica Alexandra vedendolo.
"Andrà tutto bene. Ora vai!"
Mi si aggrappa al braccio per trattenermi, chiamo Mark, e me la strappa da dosso e la costringe ad uscire con lui.
Chris mi dà una pacca sulla spalla mentre la guardo uscire, cazzo. Spero di avere le forze di riabbracciarla più tardi, e di non perdere la conoscenza.

LA MIA ADRENALINA SEI TUWhere stories live. Discover now