1. Niente di più bello.

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La tranquillità di quella cittadina era molto diversa da Chicago, ma nonostante ciò mi sentivo a casa.
L'ultima volta che aveva messo piedi questa cittadina avevo 12 anni, mi era mancato venire qui.

Mi fermai e scesi dalla mia macchina, guardai la casa sulla mia sinistra e sperai fosse quella giusta.
Aprii il cancelletto e superai la staccionata mentre tutto il mio corpo tremava.
Salii i tre gradini della veranda e mi ritrovai davanti ad un cartello molto casalingo.

"Welcome Home!"

Presi un profondo respiro, pregando di riuscire a trovarlo.

Suonai il campanello il più delicatamente possibile , mentre stringevo con forza i due borsoni nelle mie mani.

Forse non sarei dovuta venire..
Si, di sicuro lei non voleva vedermi, non dopo quello che era successo.
Stavo per girarmi e tornare su i miei passi, quando la porta di legno scuro si aprì lentamente facendo uno strano rumore, che fece sobbalzare il mio cuore.

Quella che mi ritrovai davanti non sembrava la gioiosa ragazzina piena di vita che mio fratello mi aveva presentato una settimana prima, anzi.
I suoi capelli biondi erano spenti, mentre i suoi magnifici occhi verdi erano vuoti.

"Sasha?" Mi chiese molto sconvolta.
Di sicuro non si aspettava la mia visita.

Io annuii e le sorrisi cercando di infonderle un po' di tranquillità, anche se non era una qualità che possedevo.

"Che cosa ci fai qui?" Mi chiese ancora sulla difensiva.

Io alzai leggermente le braccia mostrandole i suoi borsoni e lei colse il mio movimento spostando lo sguardo in basso, verso esse.

"Sono venuta a darti le tue cose.." dissi con tono delicato, non volevo spaventarla, mi sembrava così indifesa.
All'inizio il suo essere così fragile e timida mi aveva infastidito, ma non perché non mi piacessero i caratteri del genere, ma perché fondamentalmente non li capivo.

Jo annuì e mi fece entrare, io posai le borse all'ingresso e richiusi la porta alle mie spalle.
Ero dispiaciuta per lei, non pensavo che mio fratello fosse riuscito a fare tanto.

Jo mi invitò a sedermi sul divano e io dopo aver preso un profondo respiro, mi sedetti.
Restammo in silenzio per qualche secondo, e con quel silenzio riuscì a capire l'imbarazzo e il dolore che aleggiva nell'aria.
Nonostante nessuna delle due osasse parlare, il silenzio era diventato terribilmente assordante, ricco di frasi in sospeso e tristezza.
Mi faceva male pensare a quello che era successo, perché nonostante conoscessi da poco Jo, mi era sembrata una ragazza simpatica e semplice, giusta per mio fratello Ash.

"Sei solo qui per le borse?" Mi chiese Jo sussurrando e rompendo il silenzio.

No, non ero venuta da lei solo per restituirle le cose che aveva lasciato nell'appartamento mio e di mio fratello a Chicago, ma avevo usato le borse come scusa perché era successo un enorme casino, un secondo prima ballavamo felici in pista e un secondo dopo lei era sparita e mio fratello aveva dato di matto.

"No, in realtà no.
Volevo chiederti come stavi. Da quando sei andata in bagno quella sera non ti ho più visto... e As..." Non riuscii a finire la frase che Jo mi bloccò con uno scatto della mano.

"Per piacere potresti non dire il suo nome?" Mi chiese Jo con voce tremante.

Io annuii, non volevo crearle altro dolore.

"Lui ha dato di matto, ha lasciato tutto ed è partito, non l'ho più visto da allora.." le spiegai dispiaciuta.

Mio fratello era sempre stato un punto fisso nella mia vita, dove andavo io, c'era lui.
Mi aveva salvata, svariate volte e sarei morta per proteggerlo,così come lui aveva protetto me quando eravamo piccoli.

A quel punto Jo fu scossa da un brivido e poi disse con voce più forte del solito.

"Posso solo sapere cosa c'entro io?"

"Mi chiedevo se tu sapessi dove fosse..
se ti avesse contattato.."

Jo scossa visibilmente la testa, come se volesse tirarsi fuori da questa storia per sempre, come se volesse dimenticarsi di tutto per sempre.

"Jo, mi dispiace un sacco per quello che ti ha fatto, e non ti biasimo se non vuoi dirmi niente, lo odio per quello che ti ha fatto, ma è pur sempre mio fratello e non ha mai fatto niente del genere.." le dissi sincera.

Lei annuì probabilmente ragionando sulle mie parole.

"Ti capisco, ma non lo so.." Mi rispose calma, era veramente troppo calma, sembrava amorfa..

"Bene.. grazie Jo" le dissi alzandomi e abbracciandola e cercando di darle un po' del mio affetto.

In quel momento una voce maschile, nuova per me, ci interruppe.

"Che succede qui?"

Mi girai lentamente e quando misi a fuoco ciò che mi ritrovai davanti, restai senza fiato, pensando di essere morta e di essere appena finita in paradiso.
Un ragazzo si stava frizionando con un asciugamo i capelli biondi quasi castani chiari e indossava solo un asciugamano bianco legato in vita.

Quando mi vide, si fermò e mi osservò intensamente.
Non avevo mai visto un ragazzo più bello di quello.

"Ciao.." mi disse facendomi venire i brividi.

Cercai di rispondere subito, non volevo sembrare stupida, ma non riuscivo a pronunciare una parola.
Era da quando avevo visto per la prima volta Logan che non mi sentivo così.. quindi da troppo tempo.

Fortunatamente Jo interruppe il nostro momento di imbarazzo, presentandomi al ragazzo.

"Lei è Sasha, una mia amica. Sasha lui è Cameron uno dei miei fratelli..." in quel momento Cameron si avvicinò e mi tese la mano per presentarsi, io la accettai e non appena la sua mano incontrò la mia dei fremiti mi attraversarono tutta, dalla schiena fino al centro del mio cuore.

Dovevo uscire da lì, quelle sensanzioni stavano facendo riemergere una parte di me che non amavo, la fragilità.
Sapevo che essere fragile non serviva a niente, mia madre me l'aveva ripetuto per tutta la vita.

Non appena Cameron tolse la mano dalla mia, mi girai velocemente e salutai Jo, poi corsi letteralmente fuori mentre il mio cuore batteva fortissimo, dovevo andare via da quei due occhi color nocciola che avevano risvegliato in me qualcosa di spaventoso.

Salii in macchina e mi fermai davanti a casa di nonna Maggie.
Scesi dall'auto e ripresi fiato.

Dentro di me un turbinio di emozioni si stava scatenando senza pietà, la paura per mio fratello Ash, il dolore per Jo e questa nuova e strana sensazione senza nome che mi terrorizzava da morire.

Che cosa mi stava succedendo?


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Non mi sembra vero, ma eccomi di nuovo qui.
Di nuovo al capitolo 1!!

Hahaha.

Per chi ancora non avesse capito, la protagonista è Sasha!
Questo è il sequel della mia prima storia "Drogata di te"

Spero vi piacerà.

Questo capitolo è solo l'inizio e se non avete collegato, sono ripartita più o meno dal capitolo 29 del primo libro!

Quindi per ora questo è tutto!

Grazie mille..

Ciaoo

xoxome

Pazza di te.Where stories live. Discover now