25. Non mi lasciare.

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La potevo sentire, era un'energia pura che scorreva nelle mie vene mentre lui mi baciava e mi teneva stretta a sé.

La sentivo crescere e percorrermi come una scossa elettrica.
Più Cam si avvicinava più io sentivo le scintille bruciare nel mio cuore.

Era così forte da scuotermi tutta, ma ne avevo profondamente bisogno dopo tutto quello che era successo così ancora una volta lasciai che Cam mi baciasse come se fossi la sua ultima possibilità di vita.

Entrambi ci aggrappano a quel bacio cercando in esso tutte le risposte alle nostre domande.

Dimenticai tutto, tutto sparì anche ciò che era successo poco prima e l'unica cosa di cui fui consapevole fu Cam.

Quando ci staccammo dal nostro più profondo bacio entrambi eravamo senza fiato, ma completi.

Io mi sentivo così in colpa, perché avevo sempre saputo che lui era l'uomo che amavo e lo avevo lasciato da parte per essere ingannata ancora un volta.

Non riuscii a fermarmi.

"Devo dirlo perché voglio che tu lo abbia capito veramente, ti ho sempre amato Cam sopra ogni ostacolo, anche se non sono riuscita a dimostrartelo e ho fatto l'errore di lasciarti andare..." buttai tutto fuori, e Cam subito racchiuse il mio viso tra le sue mani.

"Ho capito Sasha, l'ho sempre saputo, ma ho voluto che tu lo capissi da sola, non volevo che succedesse come con Seline..." ammise lui dispiaciuto.

Lo baciai perché mi aveva sempre perdonato ogni cosa accettandomi con tutti i miei pregi e i miei difetti e problemi.
Con quel bacio volevo fargli capire quanto io lo amassi e il fatto che mi sarei impegnata ad amarlo come lui amava me.

L'amore mi aveva sempre spaventata, ma non con lui.
Lui era tutto ciò che pensavo e volevo alla fine del giorno.

Me ne ero accorta tardi, ma era la verità.

Cam mi strinse a sé e io liberai tutte le mie difese, tutti i miei muri caddero a terra e fui completamente sua.

Cam si staccò da me e mi fissò senza fiato.
Era sconvolto da quella tempesta che ci aveva investito, ma sapevo cosa volevo e lui lo capì.

Mi prese per mano e mi portò verso la macchina che aveva parcheggiato sotto un albero poco più in là.
Tutto ciò che ci circondava era il lago e tanti alberi, nessun segno di vita umana, solo io e lui finalmente soli.

Ci dividemmo solo per entrare in macchina, lui salì dal lato del guidatore e io del passeggero.
Cam fece giusto in tempo a chiudere la portiera che io mi misi sulle sue gambe.

Cam mi guardò e mi baciò posando le mani sui miei fianchi e sporgendosi delicatamente verso di me finché la mia schiena non sbatté con il volante.

Mi aggrappai alla sue spalle sentendo tutto il mio corpo e il mio cuore bruciare tra le sue braccia.

Avevo aspettato questo momento da ormai settimane.

Come avevo fatto a stare senza di lui?
A fingere che stessi bene senza di lui?

Posai le mani sulla mia maglia e me la tolsi costringendo le nostre bocche a dividersi.

Cam mi fissò negli occhi senza fiato e quando buttai la maglia sui sedili posteriori lui distolse lo sguardo per spostarlo sul mio corpo.

Portai le mani verso la chiusura del reggiseno, ma lui mi bloccò.

"Sasha, non penso che sia il momento adatto , non fraintendere - disse vedendo la mia faccia perplessa - ti voglio con tutto me stesso,  ma sei ancora scossa e io non voglio approfitarmi di te..."

Pazza di te.Where stories live. Discover now