24. Ti perdono.

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*consiglio di leggere questo capitolo con la canzone di Ed Sheeran, Photograph*

La parola che quell'uomo, quell'uomo che avrebbe dovuto essere mio padre, aveva appena pronunciato continuava a ripetersi nella mia mente.

Figliolo.

Figliolo.

Figliolo.

Rivolto a Logan.

"Papà.." mi uscii dalle labbra in un sussurro e finalmente l'uomo si girò verso di me..

Mi fissò per bene. Osservò i miei occhi, i miei capelli, il mio viso e vide finalmente in me la somiglianza con la donna che aveva fatto sua tanti anni prima, dando vita a me.

"Elizabeth.." sussurrò ricordando il nome di mia madre.

Non mi accorsi di star piangendo finché non sentii una lacrima solcare il mio viso fino alle mie labbra.

Non sapevo se stavo piangendo di gioia nel rivederlo, o di dolore dato che aveva rivolto quel saluto a Logan e non a me.

Ma soprattutto perché l'aveva chiamato figliolo?

"Tu sei Sasha?" Mi chiese l'uomo con gli occhi sbarrati.

Io annuii tremando mentre lui si passò una mano tra i capelli castani sconvolto.

"Aspetta tu sei sua figlia?"

Tutta la mia attenzione si era concentrata sull'uomo che avevo voluto incontrare da sempre, ma ora quella voce mi riportò lì, nel mondo reale.

Mi voltai verso Logan che si trovava due passi dietro di me e che mi fissava senza capire.

Nemmeno io stavo capendo.

"Papà potresti spiegarti?" Disse Logan tornando a rivolgere la sua attenzione sull'uomo che doveva essere il suo padre adottivo..

Ma come era possibile?

L'uomo deglutí e poi annuì.

"Lei è mia figlia.." disse guardando Logan e poi me.

Mi sentii sollevata.
Era veramente lui e l'aveva ammesso.
Lui era mio padre e ne era consapevole.
Tutti i miei sforzi non erano stati vani almeno per una volta.

"Ma anche tu sei mio figlio Logan, ti ho adottato legalmente e ti ho dato un luogo dove vivere e soprattutto ti ho dato il mio affetto.." disse l'uomo facendo un passo avanti e posando una mano sulla spalla di Logan.

Era suo padre adottivo e ciò mi lasciò perplessa non tanto per quel fatto, ma per tutte le conseguenze che derivavano da quella scoperta.

Quando tutto mi investì, la storia tra me e Logan, il mio dolore, il suo ritorno, la sua dichiarazione, mi sentii male e dovetti abbassarmi sulle gambe e sedermi su un gradino per non svenire.

Abbassai la testa e la posai sulle ginocchia, in quel momento sentii una mano sulla mia spalla.

Alzai lo sguardo e vidi Cam.

Era rimasto nascosto per tutti quei pochi minuti che mi erano sembrati infiniti e ora come sempre era lì a sostenermi.

E io l'avevo trattato male, e il problema più grande era che lui era all'oscuro di tutto.

Del mio bacio con Logan, del suo amore, della mia possibilità..

Cosa avevo fatto?

Lo fissai negli occhi e scoppiai in lacrime.
Lacrime copiose scesero sul mio viso liberando tutto il mio dolore, la mia non comprensione, liberando tutto.

Pazza di te.Where stories live. Discover now