29. Ash.

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I mesi passarono velocemente, si sa i momenti più belli sono quelli a volare via per primi, ma sono quello che ti lasciano sempre i ricordi migliori.

E fu proprio così anche per me e Cam.
I giorni passarono, festeggiamo Capodanno con tutta la famiglia e inaugurammo il nuovo anno baciandoci con la consapevolezza che c'erano poche certezze nella vita, ma con la sensazione che noi fossimo l'unica cosa certa nel mondo.

Tornai a Chicago e feci domande per trovare un lavoro e una casa editrice di un giornale di moda locale mi prese dopo poco.
All'inizio mi affidarono solo gli articoli meno importanti, ma dopo pochi mesi trovai il mio nome scritto in copertina.

"Sasha sei pronta?" spostai gli occhi dal mio riflesso e mi girai verso destra.

Trovai Cam appoggiato, in giacca e cravatta elegantissimo, alla porta del suo bagno.

"Certo.." gli sorrisi e lui si avvicinò.
Posò dolcemente le mani sui miei fianchi e mi abbracciò da dietro.

Appoggiò il mento vicino alla mia testa e lasciò un dolce bacio sulla mia spalla nuda.

"Sei bellissima oggi.."
Sorrisi vedendo il riflesso di noi due insieme, avrei potuto stare lì a guardarci insieme per sempre.

Il vestito che avevo scelto mi era sembrato adatto per l'occasione. Era verde chiaro e bianco, cadeva sopra le ginocchie ed era molto semplice.
Cam intrecció una mano con la mia e mi accompagnó gentilmente fuori dalla sua camera.

Eravamo tornati da Chicago due giorni prima in occasione del diploma di Jo e ormai mancava poco più di un'ora.
Scendemmo le scale per mano e al piano inferiore trovammo Jo e suo fratello Jonathan con la tunica rossa e blu e Barbra.

Ero felice di essere lì in un momento così importante.
E Jo si era decisamente meritata quel diploma a piano voti con quello che mi aveva raccontato.
Per non pensare a mio fratello si era concentrata al massimo sullo studio e ciò l'aveva portata ad ottenere i migliori voti di tutta la sua classe.

"Ehy.." mi disse lei non appena mi vide, mi staccai da Cam e l'abbracciai forte.

"Ciao... pronta?" le chiesi non appena mi staccai da lei sorridendo.

"Immagino di sì.." mi rispose felice.

Barbra sentendo quelle parole ordinò sbrigativa a tutti di prendere le ultime cose e andare per prendere i posti migliori.
Risi e usciamo, prendendo le macchine e andando alla scuola di Jo.

"Sei agitato?" chiesi a Cam vedendo che continuava a muovere le dita sul volante.

"Un po', è la mia piccolina e ormai è cresciuta.."

Mi si strinse il cuore.
Era così bello il fatto che Cam volesse così bene a sua sorella.
Per me la famiglia era tutto e anche per Cam.

Arrivammo a parcheggiammo nella piazza ricca di macchine.
C'erano diplomandi ovunque insieme alle loro famiglie.

"Fa uno strano effetto tornare al liceo!" Mi disse Cam ridendo mentre seguivamo Jo e Barbra.

"Sí posso capire.." gli dissi dandogli una spintarella con il fianco.
Lui rise e mi strinse a sé.

Non avevo mai trovato una persona che riuscisse a farmi sentire così bene con me stessa, era come se Cam vedesse i miei pregi e riuscisse a migliorare i miei difetti.

Ci accomodammo in quarta fila insieme a Barbra, mentre Jo e Jonathan andarono a sedersi poche file davanti a noi riservate agli studenti.
C'era movimento e agitazione nell'aria.

Tutti che parlavano, si sentivano le risate, gli auguri, gli scatti delle macchina fotografiche.
Tutta la gioia di quel giorno riempiva l'aria.

Cam posò una mano sul mio viso e dopo aver accarezzato la mia guancia dolcemente avvicinò le sue labbra alle mie facendomi scordare il resto del mondo.

Pazza di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora