27. É questo l'amore?

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Per la prima volta nella vita mi sentii sicura e stabile e infatti tutto filò liscio.
Nel restante mese io e Cam ci alternammo, un weekend da me e uno da lui.



*Flash-Back*

"E così abiti qui eh?" chiesi a Cam posandogli una mano sul petto, mentre mi accompagnava dentro.
Lui annuì senza dire niente.
Mi spinse dentro gentilmente e chiusa la porta dietro di sè.

Mi tolse dalle mani la borsa e mi bació prendendomi il viso tra le mani.
Era stato così silenzioso durante il viaggio e ora capivo perché.

Cam picchiettó sul mio labbro inferiore e io gli lasciai libero spazio.
Gli strinsi le braccia intorno al collo tirandolo il più possibile verso di me.

"Mi sei mancata così tanto!" Disse sulle mie labbra senza smettere di baciarmi.

La casa era silenziosa e buia, gli unici suoni erano gli scocchì dei nostri baci e i nostri respiri irregolari.

Era possibile che non ne avessi mai abbastanza di lui?

"Ci siamo visti 6 giorni fa!" gli dissi mentre la sua bocca era scesa sul mio collo.

"Sono troppi.. non riesco a vivere senza di te.."

Detto ciò mi portò in camera sua e ci chiudemmo dentro perdendoci nel nostro mondo fatto d'amore, da noi e nient'altro.

*Fine Flash-Back*



Provai anche a cercare lavoro, ma non trovai nulla che mi appassionasse, nulla di ciò che volevo veramente.

Quella mattina mi alzai tardi e mi preparai la colazione.
Fissai fuori dalla finestra e vidi la neve scendere leggiadra per poi attecchirsi al suolo.
Mi cambiai e chiusi la piccola valigia.

In quel momento suonò il campanello.

"Arrivo!" Urlai saltellando da una parte all'altra per infilarmi una scarpa.
Corsi alla porta e quando la aprii trovai Alexis che tutta sorridente entró in casa mia.

"Sei pronta chica?" Urlò abbracciandomi e come al solito, ci demmo una piccola spinta con i fianchi come saluto.

"Mi metto il giubbotto e arrivo, chica!" Le dissi ridendo.

Era la mattina della vigilia di Natale ed essendo entrambe sole avevamo deciso di fare una sorpresa a Jo.
Mi ero messa d'accordo con Cam e lui mi aveva detto che ci avrebbe raggiunto in serata.

Io e Alexis prendemmo le borse e le caricammo nella mia macchina.
Mi misi alla guida e mi immessi nel traffico di Chicago dirigendomi verso Sud, mentre Alexis accese la radio cercando disperatamente una canzone rock.
Quando non la trovò aprì il cruscotto e prese il nostro cd.

L'avevamo fatto a 17 anni, ma non ci stancavamo mai di ascoltarlo. Conteneva le nostre canzoni preferite sulle quali ci eravamo sempre scatenate.

"Finalmente!" disse sospirando e iniziando a canticchiare la prima canzone.
Io la seguii e le cantammo tutte per bene 4 ore di viaggio.

Quando arrivammo a casa di Jo erano quasi le sei di pomeriggio.
Scendemmo dalla macchina e io mi strinsi nel mio cappotto rosso dal freddo.
Attraversai il giardino con Alexis al mio seguito che mi seguiva curiosa.
Arrivata sotto il portico suonai il campanello e poco dopo la porta si aprì.

Così come avevamo deciso, io e Alexis urlammo in coro.

"Auguriiii!!"

Jo al di là della porta, spalancó la bocca sorpresa e dalle guance le scesero due lacrime, così come a me e ad Alexis.

Pazza di te.Where stories live. Discover now