12. L'amore non è mai semplice.

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Non appena le porte scorrevoli si aprirono entrai e subito storsi il naso per l'odore che sentii.
Non mi erano mai piaciuti gli ospedali.

L'ultima volta che ci avevo messo piede avevo all'incirca 13 anni, mi ero rotta due dita della mano a scuola, beh.. senza contare quella volta che mi avevano ricoverato a causa di Logan..

Mi guardai intorno e passai attraverso un corridoio.
C'era una sala d'aspetto con molte sedie bianche e molte persone sopra, ma io non cercavo quello.

Mi avvicinai velocemente non appena vidi un bancone con dietro un'infermiera.

Dietro di lei un'altra donna dai capelli biondi, stava lavorando con un computer.

Forse loro avrebbero potuto dirmi dove trovare Ethan..

Posai le mani sul bancone e tossii leggermente per farmi vedere.
La signora davanti a me aveva all'incirca 40 anni o per lo meno sembrava.

Aveva i capelli rossi e gli occhi verdi.
Mi sorrise.

"Hai bisogno?" Mi chiese gentilemente.
Io annuii e cercai di spiegarle il mio problema.

Ero in orario per le visite, ma non sapevo se potevo vedere un ragazzo che era fondalmentalmente uno sconosciuto.

"Io stavo cercando un ragazzo.. deve essere stato ricoverato ieri sera.. si chiama Ethan.." le spiegai cercando di essere chiara,anche perché non avevo altre informazioni da darle.

Lei mi guardò con sguardo interrogativo. Sembrò pensarci e poi annuì.

"Si certo.. Ethan Hailen... stanza 235.. devi andare dritta da questa parte e al primo corridoio girare a sinistra.. l'orario delle visite finisce alla 11.." mi disse finendo la sua spiegazione e sorridendomi.

Io la ringraziai e seguii il percorso da lei indicato.

Mi avrebbe riconosciuto?
Avrebbe accettato le mie scuse?

Speravo di sì. Non mi piaceva convivere con il senso di colpa.
Arrivai davanti alla porta della stanza 235 e sperai che Ethan fosse solo e non in compagnia dei famigliari.

Avrebbero potuto fare un sacco di domande.
Solo una, forse la più semplice avrebbe rovinato tutto.

Chi sei?

Oh beh sono la ragazza per cui suo figlio è mezzo rotto sul quel letto. L'ho usato solo per dimenticarmi di un altro ragazzo che per giunta è quello che l'ha ridotto così.

Si, non sarebbe stato il massimo. Per niente.

Presi un profondo respiro e poi entrai pregando con tutta me stessa di trovarlo solo.
Aprii con calma la porta e sospirai sollevata, buttando fuori tutto il fiato che avevo trattenuto, quando vidi che non c'era nessun altro nella stanza se non lui.

Ethan era coricato su un letto interamente bianco come il suo camice e la maggior parte delle cose nella stanza.. e beh nell'intero ospedale.
Stava guardando la tele.

Ma quello che catturó la mia attenzione furono le bende che ricoprivano il suo braccio, una sua mano e il suo naso.
Per non parlare dei lividi sugli occhi e il labbro spaccato.

La sera precedente non ero riuscita a vedere bene ciò che Cam aveva fatto, forse troppo arrabbiata con lui o solo per il buio.

Ma ora... ora no.

Tutto il dolore, la rabbia che Cam ci ha messo si vedono chiaramente sul suo viso.

Sussultai attirando la sua attenzione.

"Sasha?" Chiese piano Ethan incredulo.

Forse non si aspettava la mia visita.

"Ciao.. Ethan..." risposi piano io.

Pazza di te.Where stories live. Discover now