0. Prologo

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La morte è un concetto astratto per tutti penso

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La morte è un concetto astratto per tutti penso. Nessuno sa quando arriverà e in che modo. C'è chi ne è spaventato, a chi è indifferente e altri ancora che ne sono affascinati. Io, d'altro canto, non ci avevo mai pensato sul serio, nonostante avessi affrontato la perdita di mio padre, ero troppo piccola per poter provare un dolore straziante. Era, quindi, per me, qualcosa di lontano o di cui non preoccuparmi. Questo finché non venne a bussare alla mia porta. E allora inizi a pensare se hai davvero fatto qualcosa di buono nei tuoi diciassette anni di vita, se hai lasciato il segno nel cuore di qualcuno o se l'hai vissuta appieno. Erano queste le cose che mi assillavano mentre i medici mi spiegavano come, la stessa malattia che aveva portato via mio padre quando ero appena nata, stava per portare via anche me.

Un anno. Questo era il tempo che mi restava. Un misero anno. Eppure c'erano ancora un sacco di altre cose che avrei voluto fare, come diplomarmi, avere la mia prima sbronza, andare ad una festa, innamorarmi.. ma ero stata privata di tutto questo.

Quindi eccomi qui, Yuki Mitsuya, a raccontarvi il mio ultimo anno di vita. Le cose che ho fatto, le persone che ho conosciuto e in che modo mi hanno cambiata. Vorrei dirvi che ci sarà un lieto fine ma sappiamo tutti che una storia che inizia con una ragazza a cui viene diagnosticato il cancro non può finire in maniera felice. Ciò nonostante, il mio viaggio verso la fine non è stato così male ma non voglio spoilerarvi nulla.

Ecco a voi la storia di come sono morta.



A/N

Se pensavate che il libro di Mei e Shoto fosse sdolcinato e triste, preparatevi perché questo è anche peggio.

Una Seconda Occasione - Bakugo x OC Where stories live. Discover now