Allerta: Tristezza Gratuita (vi ho avvisati)
Bakugo è sempre stato un ragazzo con difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e ad affezionarsi alle persone. Questo finché non incontra Yuki, una ragazza solare e dolce che ha solo voglia di vivere.
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Riprodurre "Lover" - Taylor Swift
Yuki
Bevo il mio Wasanhoney Matcha Frappuccino, dolcemente offertomi dal mio ragazzo. Posso dirlo ora, il mio ragazzo mi ha portato da Starbucks per comprarmi un frappuccino, non è solo un mio sogno. E tutto questo mentre mi porta in giro per mano e non mi sembra neanche vero. No, sul serio, come l'ho conquistato Katsuki?
Ora che ci penso, non riesco a trovarmi una spiegazione logica considerando quanto siamo diversi e quanto io sia timida e calma. Non ho fatto nulla per neanche provarci con lui eppure eccomi qui che lo tengo per mano con le nostre dita intrecciate. "Cosa pensi Rossa?" mi chiede mentre io tiro su un sorso della mia bevanda. "Che miele e matcha non stanno bene insieme." Dico facendo una faccia leggermente schifata ma poi me ne pento subito ricordandomi che me l'ha comprata lui. "Però non è così male, grazie Suki." Ribadisco bevendone ancora. "Vuoi assaggiare?" Chiedo mentre sta volta è lui quello con la faccia schifata.
"Ew, no. C'è decisamente troppo zucchero in quella roba." Mi fa sorridere la sua frase, dandomi un'ulteriore conferma della nostra diversità. Scuoto la testa ridendo e mi stacco per aprire la porta di casa mia "Mamma! Siamo tornati!" Silenzio. Totale e pesante silenzio. "Mamma?" chiedo di nuovo togliendomi le scarpe mentre Kat fa lo stesso, chiudendo la porta alle sue spalle. Non è davvero andata via di proposito per lasciarmi da sola con Suki, vero?
Entro in cucina trovando un biglietto sul bancone. "Scusami tesoro, mi hanno chiamato a lavoro! Vi ho comunque preparato la cena, è nel frigo. Divertitevi e lasciati un po' andare! XD" Chi usa ancora quelle faccine? Mia madre a quanto pare. "Non c'è quindi." Mi giro verso la voce di Kat e annuisco, piegando il biglietto e mettendole in un cassetto. "Già però ci ha lasciato la cena nel frigo se vuoi restare." "Vuoi che resti?"
Faccio un cenno affermativo con il capo e il biondo sorride venendo verso di me e lasciandomi un bacio tra i capelli. "Bene perché non ho la minima intenzione di lasciarti da sola oggi." Sorrido mentre afferro la sua mano e ci dirigiamo verso la mia stanza "Non far caso al casino, ok?" "Purtroppo mi ci sono già abituato." Alza gli occhi al cielo ed entriamo nella mia camera. Non è così un disastro come lo è di solito, il letto è fatto e gli unici vestiti in giro sono quelli che mia madre ha piegato e ha appoggiato sulla mia scrivania, quindi tranne per i libri ancora aperti sotto gli abiti piegati e due paia di scarpe di fianco al letto, la situazione è gestibile.
"Mettiti pure comodo." Dico indicando il mio letto e Kat, senza fare troppe storie, si siede sul centro incrociando le gambe davanti a se. Il ragazzo si guarda intorno ed io recupero il mio portatile sotto alcuni fogli da disegno che cadono per terra. Raccolgo tutto velocemente, voglio evitare di fare altre figuracce davanti al mio ragazzo, ripenso a queste parole e rido da sola come una scema. "Ti va di guardare un film?" Nessuna risposta. "Suki?"
