Allerta: Tristezza Gratuita (vi ho avvisati)
Bakugo è sempre stato un ragazzo con difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e ad affezionarsi alle persone. Questo finché non incontra Yuki, una ragazza solare e dolce che ha solo voglia di vivere.
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Katsuki
Dopo ieri sera mi sono lasciato convincere quindi eccomi qui, all'interno di un negozio di fiori a cercare dei cavolo di gigli rosa. Spero davvero che Kaminari mi abbia detto la verità o lo faccio pentire di essere nato. Una volta entrato, inizio a guardarmi intorno cercando i fiori per lei, li ho trovati su google quindi so esattamente come sono fatti. Giro tra le varie piante pensando a quale sarà il modo migliore per darglieli e quali parole usare.
So che Yuki è andata a mangiare con Mina per la pausa pranzo da scuola, potrei approfittare della situazione piuttosto che presentarmi come un idiota di fronte casa sua con un mazzo di fiori. C'è sempre la possibilità che li rifiuti ma scarto quest'idea a priori, se mi soffermo sul fatto che possa dirmi di no, mi viene solo rabbia e tirerei fuori il peggio di me.
Dopo dieci minuti a girare in sto posto inutile, decido che è il caso di andare direttamente a chiedere ad un commesso. Ne noto uno così mi avvicino sbuffando, il ragazzo si gira verso di me con un sorriso cortese mentre io mi limito ad un cenno del capo. "Ciao! Posso aiutarti? Sei qui per dei fiori?" Mi guardo intorno come se fosse scemo. Sono in un negozio di fiori, per cosa mai dovrei essere qui? Adottare un cane? Comprare del curry? Ma la gente è così stupida? Cerco di trattenere il mio sarcasmo anche se dal mio viso sarà evidente l'opposto. "Sto cercando dei gigli rosa." Dico evitando di rispondere alle sue domande e andando dritto al punto.
Non ho molto tempo da perdere e devo tornare a scuola prima della fine della pausa pranzo. "Oh gigli rosa! Sono da questa parte, seguimi pure." Dice così inizio a seguirlo per il negozio trovando finalmente questi fiori tanto attesi. Guardandoli dal vivo, sono davvero perfetti per lei. Credo che il rosa sia un colore che le si addice particolarmente e adoro come si abbini alla sua pelle rosata, le sue labbra rosee e le sue guance ricoperte di lentiggini. "Vanno bene?" chiede mentre io esco dal mio stato di trance annuendo e dirigendomi verso la cassa con lui.
"Indossi l'uniforme della UA, sei uno studente lì?" No, faccio il bidello e l'ho rubata per sentirmi meglio, penso tra me e me. "Sì." Mi limito a dire sperando che capisca che non ho voglia di fare conversazione. Ma questo è più idiota di quello che credevo. "E questi fiori sono per una ragazza?" chiede con un sorriso da ebete e giuro che sono sul punto di tirargli un pugno se non si muove a fare sto cavolo di mazzo di fiori. No, pensa a ciò che ti ha insegnato Harumi, se le persone cercano di essere gentili con te, conta fino a dieci senza perdere la pazienza.
Conto interiormente, facendo appello a quella pochissima dose di calma che ho prima di rispondere. "Sì." Rispondo nuovamente a monosillabi, incrociando le braccia al petto con espressione seria. Mia sorella mi ha detto di non perdere la pazienza, non che avrei dovuto essere amichevole e socievole. "Oh che cosa romantica, e dimmi un po', è la tua ragazza?" Alza un sopracciglio facendomi l'occhiolino e io stringo i pugni contando fino a venti questa volta. Lui perde tempo invece di lavorare e io ho altro da fare.
