Allerta: Tristezza Gratuita (vi ho avvisati)
Bakugo è sempre stato un ragazzo con difficoltà ad esprimere le proprie emozioni e ad affezionarsi alle persone. Questo finché non incontra Yuki, una ragazza solare e dolce che ha solo voglia di vivere.
L...
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Yuki
Mi giro nuovamente nella coperta cercando di non disturbare troppo il resto delle ragazze. Ochako si è alzata per andare in bagno e così mi ha svegliato e ora non riesco più a riprendere sonno. Afferro il cellulare facendo attenzione a non svegliare Mina al mio fianco e noto che sono le sei e venti. La sveglia sarebbe dovuta suonare tra quaranta minuti, orario in cui le ragazze si sarebbero dovute iniziare a preparare per andare a scuola.
È inutile restare a fissare il soffitto per tutto questo tempo, decido di alzarmi almeno da sfruttare la mattinata e facendo prima colazione. Infilo le ciabatte e mi faccio una coda alta prima di uscire dalla camera di Momo e prendere l'ascensore per tornare nella sala comune. Mi strofino gli occhi andando verso la cucina sperando di essere da sola ma, con mia sorpresa, noto la presenza di qualcun altro.
Giro l'angolo sentendo il frigorifero che viene aperto e trovo Bakugo intento ad aprire una bottiglietta d'acqua. Manda giù grandi sorsi e solo ora noto il suo outfit e capisco che probabilmente era andato ad allenarsi. Indossa dei pantaloni di tuta neri e una felpa con cappuccio smanicata del medesimo colore. Usa l'orlo della felpa per asciugarsi il sudore sulla fronte e scoprendo così la pancia. Divento subito rossa in viso notando i muscoli del ragazzo mentre lui si appoggia al bancone con la schiena non avendo ancora notato la mia presenza.
È sudato e si nota dalle varie goccioline che ricadono sui suoi addominali. Distolgo lo sguardo imbarazzata e non so davvero cosa fare per fargli notare che sono qui. Ora sembrerei una guardona che non aspettava altro e non vorrei mai dargli questa impressione. Decido di girarmi e tornare indietro passando inosservata ma nel momento in cui faccio un passo sento la sua voce chiamarmi. "Ehi Rossa." Mi blocco sul posto maledicendomi da sola per essere scesa prima degli altri.
Giro lentamente la testa verso di lui che ha rimesso la felpa al suo posto e ora si trova girato verso di me con le mani appoggiate sul bancone. "Ti sei svegliata presto." Dice guardando l'orologio sulla parete per poi portare la sua attenzione su di me. "Ehm, sì non r-riuscivo più a dormire. U-una delle ragazze è andata in bagno e m-mi sono svegliata."
Che idiota che sono. Balbetto come una cretina e di certo la troverà una cosa infantile e odiosa.
Katsuki
Le sue gote arrossate, il modo in cui balbetta e come evita il mio sguardo troppo imbarazzata per guardarmi mi fanno sciogliere. È adorabile, totalmente in contrasto con qualsiasi altra ragazza sia mai stato o abbia incontrato. Questo suo modo di fare mi fa impazzire e mi intenerisce tanto da portarmi a chiedere se sono davvero io a pensare queste cose. "Capisco." Dico annuendo mentre lei abbassa lo sguardo sulle sue ciabatte iniziando a giocare con le dita.
"Sei sveglio presto a-anche tu." Dice dopo qualche secondo. "Sì, mi alzo sempre prima per andare a correre. Devo essere forte se voglio diventare il numero uno." Dico io e la noto sorridere. Finalmente riesce ad alzare la testa e guardarmi giusto per un attimo negli occhi. "Non riuscirei mai ad alzarmi così presto per poi fare anche attività fisica." Dice sorridendo e le mie mani iniziano a sudare mentre il cuore martella nel mio petto.
