Capitolo 1

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Oggi è il mio primo giorno di lavoro con la Ferrari.

Oggi è il mio primo giorno di lavoro con la Ferrari.

Oggi è il mio primo giorno di lavoro con la Ferrari.

Continuo a ripeterlo all'infinito, fondamentalmente perché non posso crederci nemmeno io; magari così diventerà un po' più reale. Oggi, dopo mesi che aspetto questo momento, inizio a lavorare come addetta stampa del team.

Sostanzialmente, questo lavoro consiste nel gestire tutto ciò che devono fare i piloti, le loro interviste, i loro impegni, spesso anche i post che li riguardano sui social.

Avevo già molta esperienza in questo settore, grazie ai numerosi stage che ho svolto in questi ultimi anni; ecco perché la Ferrari ha deciso di prendermi nonostante la mia giovane età. 

Sono elettrizzata all'idea di iniziare questa nuova avventura, ma al tempo stesso ho un'assurda paura di fallire, di non essere all'altezza. Insomma, fino ad ora mi sono sempre occupata di aziende abbastanza piccole, nulla di troppo impegnativo, anche se comunque importante. Questa invece è la Ferrari, la Scuderia più famosa ed importante d'Italia!

Finisco di fare colazione, faccio una doccia, indosso dei jeans neri e la felpa della Scuderia e mi trucco leggermente. Metto le scarpe, prendo la borsa e sono pronta.

Fortunatamente, abito molto vicino a Maranello, dove si trova la sede, quindi in macchina impiego circa dieci minuti ad arrivare.

Parcheggio, scendo e non appena chiudo lo sportello, mi ritrovo una signora con i capelli scuri e un grande sorriso stampato in faccia a guardarmi. 

"Nicole, giusto?" mi chiede, avvicinandosi. 

Annuisco e sorrido. "Sì, sono io".

"Bene! Sei in perfetto orario, ottimo! Io sono Silvia, sarò il tuo capo. Ma non preoccuparti, non mi piace essere antipatica, scorbutica e pretenziosa" mi informa, continuando a sorridere "per me, nessuno vale di più o di meno degli altri; vedrai che lavoreremo benissimo insieme" conclude.

Entriamo nella sede ed inizio subito a guardarmi intorno, rimanendo completamente affascinata dai mille dettagli dell'edificio. 

"So che non sei proprio alle prime armi, quindi sarai sicuramente avvantaggiata. Ovviamente ti spiegherò man mano tutto ciò che dovrai fare, nel dettaglio, ma prima di tutto voglio dirti che tu ti occuperai di uno dei due piloti, nello specifico" mi spiega.

Annuisco prontamente, attenta a ciò che mi dice ma soprattutto curiosa di sapere se mi verrà affidato Carlos Sainz o Charles Leclerc; poco importa sinceramente, sono troppo emozionata per avere preferenze. 

"Vieni, ti presento Charles, tu lavorerai con lui" mi sorride, invitandomi a seguirla.

Arriviamo in una specie di box, ma non possiamo entrare perché dentro c'è Charles che si allena con il simulatore. Aspettiamo giusto qualche minuto prima che lui finisca e ci facciano entrare.

"Charles!" esclama Silvia, allargando le braccia "Questa è Nicole, la ragazza nuova di cui ti parlavo ieri" gli dice.

Lui beve un po' d'acqua dalla sua bottiglietta mentre mi esamina con lo sguardo, poi si presenta. "Ciao, sono Charles" mi dice, allungando la mano verso di me. 

"Piacere, Nicole" rispondo, stringendogliela. 

"Sei giovanissima, quanti anni hai?" mi chiede.

"Charles! Ma insomma, non si chiede l'età ad una ragazza!" esclama Silvia, quasi rimproverandolo. 

Io ridacchio. "Ma no, non c'è problema. Sto per compiere 23 anni" dico "mancano solo dieci giorni, in realtà"

"Lo dicevo che eri giovanissima! Beh, vedrai che staremo bene insieme, ci divertiremo" afferma, facendomi l'occhiolino. 

Mi sento leggermente arrossire, ma provo a non darlo a vedere, facendo un sorriso e spostando subito lo sguardo. 

"Hai da fare ora, Charles?" gli chiede Silvia.

Lui fa segno di no con la testa. "Ti serviva qualcosa?" 

"Beh, avrei una riunione importante tra cinque minuti. Mi chiedevo se potessi far vedere gli uffici a Nicole, almeno avrete anche l'occasione di conoscervi meglio" 

Lui annuisce. "Certo, nessun problema. Vieni?" mi chiede, facendo un cenno con la testa.

"Grazie mille, Charles. Ciao Nicole, ci vedremo sicuramente più tardi!" ci saluta Silvia allontanandosi.

"Vieni, da questa parte" mi fa segno di seguirlo Charles. "Allora... parlami un po' di te, dimmi qualcosa" mi sorride.

"Mmh, non c'è molto da dire in realtà. Ho quasi ventitré anni, mi piace molto il settore in cui lavoro e sono felicissima di poter lavorare qui"

"E dimmi, oltre al lavoro ce l'hai una passione, un passatempo, non lo so..." 

"Mi piace molto allenarmi, stare con i miei amici e andare in discoteca" affermo. 

Lui annuisce. "Mi piaci, Nicole, sei interessante" mi dice, prima di bere di nuovo dalla sua bottiglietta, mentre mi guarda dritto negli occhi.

Dio, quanto vorrei essere quella bottiglia. Ho sempre saputo, ovviamente, che Charles fosse un bellissimo ragazzo, ma dal vivo, beh... non c'è proprio paragone. 

"Dimmi anche tu qualcosa su di te" lo incito. 

"Io di anni ne ho ventiquattro, anche io amo il mio lavoro, infatti mi occupa il 90% delle giornate. Anche io adoro stare con i miei amici, andare a ballare ed allenarmi, ma soprattutto mangiare" mi dice velocemente.

"Che fai, mi copi?" ridacchio "Hai ripetuto praticamente quello che ho detto io!" gli faccio notare.

"Non ti copio, forse siamo semplicemente molto simili ed affini" ribatte, facendomi di nuovo l'occhiolino. 

Arriviamo davanti ad un ufficio con su scritto il mio nome, quello di Silvia e quello di un'altra ragazza, Isabella.

"Questo è il tuo ufficio" mi informa Charles, indicando la porta. "Isabella è la ragazza che si occupa di Carlos; cioè insomma, fa il tuo stesso lavoro, ma con lui" 

Bussa per accertarsi di non disturbare, ma non risponde nessuno, così decide di aprire.

"L'ufficio è abbastanza grande, come vedi. E ovviamente la tua scrivania è quella, l'unica vuota" continua. 

Annuisco, osservando attentamente tutti i dettagli di quello che poi sarebbe diventato il mio posto di lavoro.

"Grazie del giretto, Charles" gli dico, avvicinandomi a lui. 

Mi guarda negli occhi, senza dire una parola per qualche secondo, poi inizia a parlare. "Non devi ringraziarmi, l'ho fatto con piacere. Sento già che mi piace passare del tempo con te" dice.

Sorrido lievemente, abbassando lo sguardo. 

Oh, Charles, non hai idea di quanto piaccia a me. 


Secret - Charles LeclercWhere stories live. Discover now