Capitolo 19

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22 agosto 2022

Charles' POV

Entro in macchina, pronto per tornare a lavoro dopo la pausa estiva. Mi sento carico, onestamente. So che sarà dura, probabilmente, tornare ad essere competitivi come prima e tornare sul podio, ma queste vacanze mi hanno permesso di rilassarmi e di ricominciare, con calma e sangue freddo.

Quando arrivo, inizio a salutare tutto lo staff, i meccanici, Mattia, Carlos, i fotografi. Devo ammettere che, quando ho iniziato a sbollire per tutte le delusioni che ho avuto finora sul lavoro, ho iniziato a sentire la mancanza di questo ambiente.

"Ma quanto ti sei abbronzato?!" mi abbraccia Carlos, dandomi una pacca sulla spalla.

"Pure tu non scherzi, eh" ribatto, indicandolo e ridendo.

"Beh, non mi lamento!" esclama, fiero.

Mi guardo intorno, per essere sicuro di non aver saltato nessuno al momento dei saluti, ma subito mi accorgo che manca lei, all'appello. Mi chiedo come sia possibile che non sia ancora arrivata, dato che è sempre in anticipo e che, anzi, odia i ritardatari.

"Ehi, sai dov'è Nicole?" chiedo a Carlos, continuando a cercarla con lo sguardo.

"Mi ha mandato un messaggio poco fa, doveva mettere benzina" mi spiega.

Io annuisco, un po' triste. Non posso fare a meno di pensare a quando ero io quello a cui mandava messaggi. Ma comunque, non posso prendermela con nessuno che non sia me stesso, quindi scaccio prontamente quello stato d'animo.

Qualche secondo dopo, però, alzo lo sguardo e la vedo lì, che apre la porta e fa un sorriso enorme, salutando tutti.

Indossa la maglietta a maniche corte della sua divisa e un paio di jeans scuri, che le fasciano perfettamente le gambe. Ha i capelli raccolti in una coda alta e indossa degli orecchini a cerchio, piccoli ma che le incorniciano il viso e le donano tantissimo. È abbronzata, felice. Lo vedo da lontano, lo capisco da quanto i suoi occhi brillano.

Chissà cosa ha fatto in queste settimane, chissà se è stata con lui, chissà se un po', almeno poco, mi ha pensato.

Tutti questi pensieri abbandonano la mia mente quando la vedo avvicinarsi a me, Carlos, Isabella e Silvia.

"Ciao, ragazzi! Mi siete mancati così tanto!" esclama, abbracciando la sua collega e la loro capa.

Poi si gira verso Carlos. "Tu non mi sei mancato, ci siamo visti ieri" ride, facendo sorridere anche lui, che la stringe comunque in un abbraccio.

Poi, finalmente, guarda me. Non ci guardavamo dal giorno dell'ultimo GP, e Dio solo sa quanto i suoi occhi mi siano mancati.

"Ciao, Charles" mi sorride.

"Ehi" la saluto, abbozzando un sorriso "come stai?" le chiedo poi, quando intorno a noi non ci sono più così tante persone.

"Bene, grazie. E tu? Ti trovo bene" osserva, sorridendo.

Annuisco. "Anche io ti trovo bene, molto" dico, senza rifletterci nemmeno troppo "Ti va se dopo ci prendiamo un caffè?" chiedo, di getto.

Lei mi guarda un po' sorpresa, quindi cerco di riprendere la situazione. "Mentre iniziamo a guardare qualche documento, o cose così" aggiungo.

"S-sì, certo. Va bene. Tra mezz'ora, ok?" mi chiede, guardando l'orologio appeso al muro davanti a noi.

Annuisco, facendole un cenno con la mano e camminando verso Andrea.

—————

Nicole's POV

Sono rimasta molto, molto stupita quando Charles mi ha chiesto, dopo così tanto tempo, di prendere un caffè insieme. Alla fine, però, ho deciso di accettare: sono passati un po' di mesi, credo sia ora di mettere da parte le tensioni che ci sono state tra noi, soprattutto ora che sto con un altro.

Entro nel mio ufficio e accendo il computer, sotto lo sguardo sbalordito di Isabella che, invece, deve ancora mettersi seduta alla scrivania. "Tu, secondo me, sei un mostro! Come fai ad avere già voglia di lavorare? Siamo appena tornate!" esclama, facendomi ridere.

"Non dirmi che a te non è mancato per niente tutto questo" dico, girandomi a guardarla.

Lei scuote la testa in modo categorico, prima di scoppiare a ridere. "Nella maniera più assoluta!" aggiunge poi.

Scuoto la testa, sorridendo. "Sono un alieno, allora!"

Torno al computer e stampo alcuni file da guardare con Charles, quando sento bussare alla porta. "Sì?"

Mi giro e vedo Charles, che entra timidamente. Tutto questo è così strano. Fino a qualche mese fa, sarebbe entrato praticamente senza nemmeno bussare, come se il nostro ufficio fosse casa sua.

"Ehi" ci saluta, per poi girarsi verso di me "sei pronta?" mi chiede.

Io annuisco, mettendo i fogli in una cartellina da portare con me e alzandomi. Prendo la borsa e, prima di uscire, mi giro verso Isabella. "Torno tra un po', andiamo a prendere un caffè mentre guardiamo questi" dico, agitando la cartella.

Lei annuisce. "Mi porti uno schiumato?" mi chiede.

"Certo, sfruttatrice!" esclamo, ridendo e chiudendomi la porta alle spalle.

Quando arriviamo al bar della nostra fabbrica, ci sediamo subito ad un tavolo e ordiniamo due caffè.

Charles mi guarda negli occhi, sorridendo leggermente. "Allora? Che mi racconti, come va?"

"Bene, Charles, va tutto bene. A te, invece? Ti sei divertito in queste vacanze?" chiedo.

"Sì, direi di sì. Ho passato qualche giorno con degli amici, ad Ibiza e Formentera. Tu? Sei stata in Sardegna, ho visto... su instagram, intendo" aggiunge, con un filo di imbarazzo.

Io annuisco. "Sì, sono andata in Sardegna" confermo.

"Con Luca?" chiede, alzando lo sguardo.

"Sì, con Luca" gli faccio eco, stringendo le labbra.

"Tra voi va... tutto bene? State insieme, no?" azzarda.

Dio, sembra un interrogatorio.

"Sì, stiamo insieme da quasi un mese, in effetti"

"Sono contento" sorride.

"Tu, invece? Frequenti qualcuna?"

Mi maledico subito per averglielo chiesto. Perché dovrebbe interessarmi?

"No, nessuna. Ho avuto dei flirt ma, insomma, mi conosci..." sussurra, sorridendo.

Incastra i suoi occhi nei miei, dando vita ad un susseguirsi di secondi che sembrano infiniti, in cui semplicemente ci fissiamo, senza dire una parola.

Quel momento, comunque, viene interrotto dal barista, che ci porta le ordinazioni.

Distogliamo subito gli sguardi, concentrandoci sui nostri caffè.

"Grazie, Massi" lo ringrazia Charles.

Io gli sorrido, poi riprendo a parlare. "Potresti farmene un altro schiumato, a portar via?" gli chiedo.

"Certo, arriva subito" mi sorride lui, sparendo dietro il bancone. Gli sorrido, prima di girarmi di nuovo verso Charles.

"Allora, diamo uno sguardo?" gli chiedo, prendendo in mano la cartellina con i documenti.

"Sì. Sì, certo" dice, poco convinto, avvicinandosi al tavolo con la sedia.

Quel momento che c'è stato tra noi, devo essere sincera, mi ha destabilizzata. Pensavo che Charles non mi facesse più quest'effetto, pensavo di averla superata. Io sto con Luca, sono felice con lui. Ma allora perché? Perché mi tremano le ginocchia, se mi guarda negli occhi così?

Secret - Charles LeclercWhere stories live. Discover now