Capitolo 33

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"Devo parlarti"

Rileggo il messaggio ormai da circa due ore, senza avere il coraggio di visualizzarlo o di rispondere.

Perché, proprio oggi dopo così tanti mesi, Charles decide che deve parlarmi? E soprattutto, perché deve parlarmi? È fidanzato, è felice, cosa vuole da me?

Mille ipotesi appaiono nella mia testa, ma poi, per qualche motivo, mi costringo a pensare che voglia parlarmi di qualcosa che riguarda il lavoro, anche se la stagione non è ancora iniziata.

Mi decido finalmente ad aprire il messaggio e a digitare una risposta: "Dimmi"

Picchietto le unghie sul tavolo mentre aspetto una risposta.

"Intendo di persona"

Ok, a questo punto mi sembra quasi scontato che la questione non riguardi il lavoro.

"Vengo tra mezz'ora a casa tua, ti va?" scrive poi.

Deglutisco rumorosamente; non sono decisamente pronta a rivederlo, da soli, qui a casa mia. Tanti ricordi, tante scene mi vengono in mente se penso a noi due qui dentro. Il sesso sul letto, sul tavolo. Le cene sul divano guardando qualche serie TV o film che in realtà non abbiamo mai finito. Le risate, gli abbracci, le chiacchierate notturne.

Sbatto gli occhi, come per scacciare tutto questo dalla mia mente, poi rispondo: "Ti aspetto qui"

Charles arriva esattamente mezz'ora dopo; non l'ho mai visto arrivare così puntuale neanche ad un briefing.

"Ehi" mi saluta timidamente, pulendosi le suole delle scarpe sul tappetino prima di entrare.

"Ciao" dico io, chiudendo le porta dietro di lui, facendolo entrare "Mettiti pure seduto"

Lui si guarda un po' intorno con un piccolo sorriso che tenta di nascondere, ma che io riesco a vedere, poi si mette sul divano.

"Vuoi qualcosa? Acqua, caffè..." propongo.

Lui scuote la testa. "Sto bene così"

Annuisco, sedendomi accanto a lui. "Allora, di che volevi parlarmi?"

"Ti ho trovata bene ieri, alla cena" osserva.

Sorrido. "Anche tu stavi molto bene"

Lui mi guarda per qualche secondo, poi abbassa lo sguardo.

"Dubito, però, che tu sia venuto qui solo per dirmi questo" dico, ironica, facendolo leggermente sorridere.

"Ho rotto con Alice, ieri" dice, sospirando "O meglio, lei ha rotto con me"

Questa confessione mi lascia abbastanza sconvolta. Insomma, fino a ieri sera sembravano così affiatati.

"Mi-mi dispiace, Charles..." dico, appoggiando spontaneamente una mano sulla sua.

Lui abbassa lo sguardo e fissa le nostre mani per un paio di secondi, poi torna a guardare me e continua a parlare. "Sai perché mi ha lasciato?"

Scuoto la testa.

"Perché si è accorta che sono ancora innamorato di te" dice, di getto.

Un brivido mi percorre immediatamente tutta la schiena. Istintivamente, tolgo la mia mano dalla sua e mi faccio un po' più distante da lui. "Charles, ma che dici..." mormoro, con un filo di voce.

Lui continua a guardarmi senza distogliere lo sguardo neanche per un secondo. "La verità" dice, soltanto.

"Voi due siete felici, insieme. Tutti lo sanno" affermo.

Lui ride amaramente. "Ero convinto di essere felice finché sono riuscito a non vederti per un po'. Ma ieri sera, dal primo momento in cui ti ho vista, sono tornato a provare le stesse emozioni di cui abbiamo parlato mesi fa"

Ascoltare quello che dice mi lascia senza parole, quindi non dico nulla e aspetto che sia lui a continuare.

"Senti, Niki" dice avvicinandosi e prendendomi di nuovo la mano "So che abbiamo sbagliato, che ne abbiamo passate tante e che non siamo mai riusciti a trovare un equilibrio" inizia "ma io oggi sono qui per chiederti di riprovarci. Io ti amo, non ho mai smesso di amarti, per quanto potessi essere arrabbiato con te. Se anche tu mi ami, ti prego... diamoci questa possibilità"

Il cuore mi batte all'impazzata nel petto, così forte che sembra un tamburo. Il sangue scotta nelle mie vene, mi sento avvampare e la voce non mi esce dalla bocca.

"Charles, io..."

Lui mi guarda come per incitarmi a continuare. Faccio un respiro profondo, chiudendo gli occhi. Ripenso agli ultimi mesi, a tutta la mia storia con Charles: il nostro primo incontro, la prima volta che abbiamo fatto sesso, le interviste, le riunioni, i pranzi, le discussioni.

Ripercorro ogni singola tappa del nostro viaggio insieme fino a quel momento, e mano mano che mi avvicino al presente, sento gli occhi pizzicare e diventare lucidi.

A quel punto, allora, trovo la forza di rispondere. "Anch'io ti amo, Charles. Ho provato con tutta me stessa a dimenticarti o a conoscere altri ragazzi, ma la verità è che in ognuno di loro cercavo un po' di te. Io non so se questa sarà la volta buona, Charlie, ma voglio provarci. Sono disposta a ricominciare tutto da capo pur di darci una chance" concludo.

Sul viso di Charles si forma un grande sorriso, che contagia anche me.

Si avventa sulle mie labbra e mi bacia come se fosse l'ultima volta, come se gli servisse per respirare. Allaccio le braccia dietro al suo collo e lo tiro di più verso di me, intensificando il bacio. Schiudo la bocca, permettendo alla sua lingua di giocare con la mia, e sentire il suo sapore dopo così tanto tempo mi fa lo stesso effetto di una boccata d'ossigeno.

In pochi minuti, ci liberiamo di tutti i vestiti, guardandoci lussuriosi e desiderandoci come non mai.

Charles mi guarda negli occhi, come a cercare la mia approvazione, poi entra in me con un colpo secco, facendomi gemere.

Inizia a muoversi lentamente, dandomi la possibilità di abituarmi alla sua presenza, poi aumenta la velocità e inizia spingere sempre più forte, inserendo la faccia nell'incavo tra il mio collo e la mia spalla e lasciando dei baci umidi.

"Dio mio, sei fantastica" mormora con voce roca.

Poco dopo, rigiro la situazione e mi metto sopra di lui, iniziando a muovermi lentamente, lasciandomi guidare dalle mani di Charles, che mi afferrano saldamente i fianchi.

Nel giro di qualche minuto, entrambi arriviamo all'orgasmo e non riusciamo a trattenere le nostre urla di piacere. Mi accascio sul petto di Charles, dove appoggio la mia testa aspettando che i nostri battiti si regolarizzino.

Si gira a guardami dopo pochi secondi e mi lascia un bacio sulla fronte. "Mi sei mancata tremendamente... Ma stavolta non ho intenzione di lasciarti scappare" sussurra, stringendomi.

"Ti amo, Charles" dico convinta, guardandolo negli occhi.

"Anch'io, piccola" dice, prima di addormentarsi avvinghiato a me.

Secret - Charles LeclercWhere stories live. Discover now