Capitolo 40

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È passato un mese da quando io e Charles abbiamo deciso di provare a ricucire il nostro rapporto.

Per me è ancora difficile vivere con lui: mangiare e dormire insieme, vedere tutte le sue cose ancora a casa, ascoltarlo mentre mi racconta le sue giornate. Sono tutte cose che ho sempre amato fare ma che, adesso, dopo tutta questa situazione, non mi risultano più così automatiche.

Devo ammettere che Charles si sta impegnando al massimo per dimostrarmi quanto lui tenga alla nostra storia e quanto lui mi ami come dice, anche se la paura che possa comunque rifare ciò che ha già fatto una volta, ogni tanto si fa spazio dentro di me.

La cosa che mi mette più in difficoltà, comunque, è il contatto fisico. Charles prova spesso ad abbracciarmi, a toccarmi, magari anche mentre dormiamo, ma ogni volta che lo sento toccarmi, la mia pelle brucia sotto le sue dita e io non riesco a togliermi dalla testa le mille immagino in cui, quello che è stato il mio Charles per quattro lunghi anni, desidera un'altra donna.

Tuttavia, sto comunque provando con tutte le mie forze ad affrontare la cosa anche sotto questo aspetto, e devo dire che sto facendo dei piccoli passi, anche se molto molto lentamente.

"Sono a casa!" urla Charles entrando dalla porta al piano di sotto.

Mi affaccio dalle scale non appena sento la sua voce. "Ehi" lo saluto, con un sorriso "Com'è andato l'allenamento?"

"Bene, anche se non mi andava per niente" ridacchia Charles, stiracchiandosi.

"Hai fame? Ho preparato il pranzo" lo informo, scendendo le scale e andando verso la cucina.

Lui mi raggiunge e mi sorride, lasciandomi un bacio sulla guancia. "Che hai preparato di buono?"

Io indico una padella ancora appoggiata sui fornelli, facendogli segno di alzare il coperchio. "Ho preparato il pesce per fare gli spaghetti allo scoglio, so che ti piacciono tanto"

"Che profumino" commenta lui, richiudendo la padella. "Vado a farmi una doccia, ok?"

Annuisco mentre lo guardo salire le scale, ed inizio ad apparecchiare la tavola.

"Amore?" sento Charles chiamarmi dal bagno.

Non mi sono ancora del tutto riabituata a questo nomignolo ma anche in questa cosa, come in tutte, sto piano piano facendo dei progressi.

"Sì?" alzo un po' la voce affacciandomi dalle scale, per farmi sentire.

"Mi porti lo shampoo? È finito"

Corro a prenderne un altro nuovo nello sgabuzzino, dallo scaffale in cui teniamo le scorte di tutti i prodotti per il bagno, e salgo le scale.

Vedo la porta del bagno accostata e sento l'acqua della doccia scorrere, quindi entro. "Charles?" lo chiamo, ma non mi sente a causa del rumore dell'acqua, quindi decido di avvicinarmi alla doccia e bussare sul vetro.

Lui si gira e mi sorride, poi apre lo sportello e afferra lo shampoo. "Grazie, piccola"

Le nostre dita, in quel momento, si sfiorano, causandomi un brivido. Il mio sguardo cade sul suo corpo nudo, che non vedevo da tempo; lui mi guarda con gli occhi illuminati dal desiderio.

Esce dalla doccia lentamente, senza mai staccare gli occhi dai miei, e si avvicina sempre di più a me. Porta le mani sulle mie guance e appoggia le sue labbra sulla mia bocca. Ci baciamo piano, quasi con paura.

Dopo poco, Charles si stacca e appoggia la sua fronte sulla mia. "Fai la doccia con me?" sussurra.

Annuisco insicura, ma anche desiderosa di seguire quella vocina, in fondo al mio cuore, che mi consiglia di buttarmi.

Charles mi spoglia con calma, poi mi afferra la mano ed entra nella doccia, invitandomi a seguirlo.

Mette le mani sui miei fianchi mentre io allaccio le braccia attorno al suo collo e mi sporgo verso di lui per baciarlo di nuovo. Chiudo gli occhi e, questa volta, lo bacio con passione. Le nostre lingue si accarezzano e poi si scontrano quasi con violenza.

Charles allunga la mano verso la mia intimità e mi guarda, come a chiedermi il permesso per continuare. Io gli faccio spazio e gli permetto di iniziare a toccarmi con due dita, mentre mi bacia dolcemente il collo.

"Mi sei mancata tantissimo..." sussurra, mentre continua a muovere le dita facendomi impazzire.

"Charles..." mormoro contro la sua spalla, con gli occhi chiusi.

Lui mi guarda per un secondo e toglie piano le dita, facendo scontrare i nostri bacini e facendosi spazio tra le mie gambe. Mi prende in braccio, tenendomi dal sedere e io allaccio le gambe attorno ai suoi fianchi.

Entra in me con un movimento secco, dopo avermi appoggiata delicatamente con la schiena contro il vetro della doccia, ed inizia a muoversi lentamente, ansimando al mio orecchio.

"Mi sei mancato anche tu" rispondo al suo commento di poco prima, con un filo di voce, tra un gemito e l'altro.

Charles continua a muoversi, aumentando pian piano il ritmo, e facendomi impazzire spinta dopo spinta.

Raggiungiamo l'apice del piacere quasi contemporaneamente, guardandoci negli occhi.

Scendo dalla sua presa e gli sorrido imbarazzata, girandomi per prendere il bagnoschiuma.

Ridacchia anche lui, scuotendo leggermente la testa. "Mi insaponi la schiena?" mi chiede, massaggiandomi le spalle.

Annuisco piano, prendendo un po' di sapone sulle mani e iniziando a spalmarlo sulla sua pelle.

"È stato... strano, ma bellissimo" dico, rompendo il silenzio dopo qualche minuto.

Lui si gira e mi guarda negli occhi, annuendo. "È stato meraviglioso. Mi mancava terribilmente fare l'amore con te"

Abbasso lo sguardo. "Anche a me" sussurro.

Lui alza il mio viso prendendomi con due dita dal mento, e mi scruta per qualche secondo. "Io ti amo tantissimo, Nicole. Non sai quanto mi pento, ogni singolo giorno, per quello che ho fatto. E non sai quanto io sia contento di quello che stiamo riuscendo a ricostruire" dice, accarezzandomi le braccia.

"Anch'io sono contenta, Charles. Non ti nascondo che è difficile, tanto, ma ci sto provando con tutte le mie forze perché voglio davvero salvare la nostra relazione" confesso, in tutta sincerità.

Lui annuisce. "Non ti sarò mai abbastanza grato per questa seconda chance che mi stai dando, te lo giuro" dice, prendendomi la mano.

Io gli sorrido, poi continuo ad insaponarlo. "Dai, adesso sbrighiamoci, che il pranzo ci aspetta e io sto morendo di fame" dico, per smorzare la tensione.

Secret - Charles LeclercWhere stories live. Discover now