Capitolo 6

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Il mese successivo è passato tra briefing, test pre-stagionali - che sono andati come speravamo -, uscite con varie mie amiche e, ovviamente, Charles.

Il nostro accordo procede a gonfie vele; ormai ho perso il conto di quante volte ci siamo visti. Generalmente, ci diamo appuntamento a casa mia o a casa sua, ma spesso succede anche a lavoro.

Le cose vanno davvero bene: io e Charles andiamo super d'accordo, sia a lavoro che fuori, il sesso è fantastico e tutto è come dovrebbe essere.

La macchina di quest'anno promette davvero bene, infatti sia Charles, che Carlos, che Mattia e tutto il team - io inclusa - sono molto ottimisti. 

Oggi è il giorno del primo GP, quello del Bahrain; siamo tutti molto emozionati, carichi ma anche in ansia, in primis i piloti ovviamente.

Busso in camera di Charles e Carlos, sperando che si siano già svegliati per andare a fare colazione.

Mi apre Carlos, con uno sguardo decisamente non sveglio. "Ma tu non dormi? Dio, è prestissimo" mormora, tornando verso il suo letto.

"Ti ricordo che oggi hai un GP!" esclamo, stupita dalle sue parole.

"Ce l'ho tra nove ore, Nicole, sono le 7!"

Alzo gli occhi al cielo, entrando nella camera e chiudendo la porta dietro di me. "Charles? Sei sveglio?" gli chiedo, guardandolo; ha la testa sotto il cuscino per non sentire me e Carlos discutere.

"Charles!" ripeto, non sentendo una sua risposta.

"Mmmmh"

"Dio, sembrate due bambini!" esclamo, alzando le braccia.

"E tu sei fastidiosa" borbotta Carlos.

Finalmente, Charles apre gli occhi e si mette seduto sul letto. "Ti serviva qualcosa?" mi chiede, stropicciandosi gli occhi.

Lo guardo, stranita. "Sei ubriaco? Dobbiamo andare a fare colazione, abbiamo una giornata pienissima"

Lui sbuffa, ma poi annuisce e si alza. "Dammi 5 minuti, mi preparo" mi dice.

Carlos, che non ne vuole sapere di alzarsi, lo guarda scioccato. "Sei impazzito? Ti allei col nemico?" gli chiede.

Lui ride. "È il mio capo" dice, alzando le spalle.

Io sorrido soddisfatta. "Hai capito chi comanda, allora!"

"Menomale che Isabella non è pazza come te" mormora Carlos, rimettendo la testa sul cuscino.

"Ci sono" dice Charles, uscendo dal bagno dopo qualche minuto.

Annuisco. "Andiamo. A dopo, Carlito" dico.

"Mh mh" risponde lui mugolando.

Usciamo dalla camera e iniziamo a camminare verso l'ascensore, per raggiungere il ristorante dell'albergo, ma Charles mi prende per il polso e mi blocca.

Mi giro a guardarlo stranita. "Che fai?"

"Non mi hai salutato, stamattina" sussurra lui, avvicinandosi.

Mi guardo intorno per accertarmi che nessuno possa vederci.

"Chi vuoi che sia qui a guardarci alle 7 del mattino?" mi chiede lui, ridendo.

Rido anch'io, poi mi avvicino per lasciargli un bacio sulle labbra.

"Ora va meglio" dice, prima di ricominciare a camminare.

Arriviamo di sotto, ci sediamo ad un tavolo e, dopo aver fatto un giro veloce al buffet, ci sediamo a mangiare.

Io ho preso il mio solito cappuccino di soia e un cornetto semplice; Charles ha preso dello yogurt magro, dei cereali e del miele.

Secret - Charles LeclercWhere stories live. Discover now