CAPITOLO 12

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ADRIAN POV'S:

Come ogni mattina mi svegliai verso le 6:20 del mattino, non ero una persona a cui piaceva perdere tempo dormendo per questo ogni volta la mia giornata iniziava molto presto, facevo una colazione sana e veloce e in poco tempo mi dirigevo verso il magazzino dove gestivamo i trasporti di droga e di armi.

Questa mattina però non avevo intenzione di alzarmi dal letto, vicino a me c'era Arabella che aveva le gambe avvinghiate alle mie come se fosse un koala, le braccia tenevano stretto il mio braccio sinistro e la sua testa era poggiata sul mio petto. Per nessuna ragione al mondo neanche il lavoro mi sarei staccato da lei.

In questo momento faccio fatica a riconoscermi. Non avevo mai dato a nessuno il privilegio di venire in camera mia e tanto meno nel mio letto, neanche ai miei fratelli o alle ragazze che mi scopavo ogni sera, dormivo sempre da solo perchè il troppo contatto fisico mi dava fastidio e non volevo che nessuno invadesse il mio spazio personale.

Arabella però non era gli altri, era la mia piccola sorellina, la persona che fin dal primo momento si è presa una parte del mio cuore, era l'unica donna della mia vita veramente importante, colei che mi fa piangere o ridere come un ragazzino anche davanti agli altri e questo mi da abbastanza fastidio perchè sono conosciuto come il fratello che non ha sentimenti e non prova amore per nessuno se non per la propria famiglia. Anche con gli altri fratelli ho un legame che nessuno può spezzare ma con lei ho un legame fratello-sorella che nessuno può capire, forse per lo stesso carattere perchè nonostante con noi si sia comportata come un angelo non mi è sfuggito il modo in cui parla con le persone che non si fida o che non gli vanno giù in questo è proprio uguale a me. Potrebbe essere anche per la questione dei tatuaggi, anche gli altri ne hanno ma sicuramente per il modo in cui si è comportata quando gli abbiamo chiesto il perchè se li fosse fatti mi ha fatti capire che hanno la mia stessa storia.

Così dopo aver dato un bacio sulla fronte a mia sorella mi misi in una posizione comoda per entrambi e mi riaddormentai.

Non so per quanto tempo abbia dormito ma credo abbastanza per creare la confusione che sentivo provenire dalla mia camera. Non avevo ancora aperto gli occhi ma potevo sentire le voci dei miei fratelli.

EDWARD: secondo voi sono vivi? Arabella si sa che dorme come un ghiro fino a tardi lo abbiamo constatato in queste settimane ma Adrian cavolo lui si alza all'alba e adesso sono le 10:40 e non si è ancora svegliato.

MATTWE: io non mi preoccuperei per quello ma piuttosto per il fatto che abbia fatto entrare qualcuno nel suo letto, insomma è strano lui non ci fa neanche entrare in camera sua quando è sveglio

MASON: io direi di svegliarli, forse Arabella gli ha dato una botta in testa o un sonnifero per poter venire qui anche se non so il perchè o Adrian bhe oltre alla prima opzione non so che pensare

FRANCESCO: che facciamo quindi?

EDWARD: io propongo di buttargli dell'acqua fredda sulla faccia vedrete che salteranno giù dal letto come canguri oppure possiamo disegnargli la faccia come aveva fatto Ara con Jack op..

ADRIAN: oppure smetti di dire cazzate e uscite dalla mia camera prima di svegliare nostra sorella e prima che vi prenda a schiaffi

JACK: o ma guarda chi si è svegliato, tu non eri quello che diceva che dormire tutto il giorno era solo una perdita di tempo?

ADRIAN: Jack ringrazia il cielo che Ara sia avvinghiata a me altrimenti avresti fatto una brutta fine, e poi che cavolo ci fate qui in camera mia sapete che non voglio che nessuno entri qui dentro

MASON: Buongiorno fratello, scusa lo sappiamo che non dobbiamo entrare in camera tua ma sono le 11 del mattino ormai e non ti trovavamo da nessuna parte, poi quando siamo andati a svegliare Ara e non l'abbiamo trovata in camera sua siamo andati in panico così abbiamo cominciato a cercarla ovunque e l'unico posto in cui non avevamo controllato era qui. Possiamo sapere perchè avete dormito insieme?

ADRIAN: Ara ha fatto un incubo e non riusciva a dormire da sola così stanotte è venuta qui da me.

dissi mentre accarezzavo i capelli di mia sorella che giaceva accanto a me ancora addormentata, aveva i capelli tutti spettinati, una gamba si era staccata da me per ricadere a penzoloni dal letto, le coperte erano tutte aggrovigliate per colpa dei movimenti che aveva fatto durante la notte e aveva un sorriso delicato sulle labbra.

FRANCESCO: io credo che sia ora di svegliarla tra un pò è l'ora di pranzo e papà ci voleva informare di una cosa e voleva parlare con te, Alexander, Matteo e James su questioni importanti.

ADRIAN: ok, Ara tesoro svegliati che è tardi

dissi cominciando a smuoverla per svegliarla, ma non ottenni risultati così alzai la voce e la mossi con più forza, quando staccò le sue braccia dal mio corpo pensavo di avercela fatta ma Ara si girò dall'altra parte e si mise le coperte fino a sopra la testa mugugnando qualcosa.

MATTWE: ahahaha non otterrai niente così, ci ho provato anche io l'altra settimana a svegliarla ma come risultato ho ricevuto solo un calcio in faccia, da qual momento ci pensa Alexander a svegliarla quando si fa troppo tardi con lui si sveglia subito

JACK: bhe io mi devo ancora vendicare per lo scherzo fatto l'altra volta quindi lasciate fare a me. SVEGLIA BELLA ADDORMENTATA CHE IL SOLO È GIÁ ALTO SU CON LA VITAAA

Jack aveva urlato quelle parole nell'orecchio di Arabella facendola alzare di scatto dal letto, ma avendo le lenzuola aggrovigliate alla caviglia cadde con il culo all'aria

ARABELLA: MA SEI COGLIONE PERCHè CAZZO MI HAI SVEGLIATO STAVO DORMENDO COSì TANTO BENE, GIUTO CHE QUESTA ME LA PAGHI BASTARDO

FRANCESCO: calmiamo gli animi, jack si è vendicato per lo scherzo dell'altra volta e poi visto che non ti svegliavi con le buone siamo passate alle cattive Ara

ARABELLA: siete proprio dei maledetti bastava chiamarmi e dirmi di alzarmi invece di fare tutto questo casino

MATTWE: Ara ci abbiamo provato ma tu non ti svegli neanche con le cannonate ahahaha

ARABELLA: imbecilli che non siete altro, questa ve la faccio pagare a tutti

ADRIAN: va bene ora basta andiamo a prepararci che è tardi e tra un'ora dobbiamo andare a pranzo

Detto questo tutti tranne Arabella uscirono dalla mia stanza, io la guardai con sguardo interrogativo

ARABELLA: grazie per ieri sera so che magari sono sembrata ridicola...

ADRIAN: Ara hai 16 anni e sei umana il modo in cui ti sei comportata ieri non è per niente ridicolo è solo normale sta tranquilla tutte le volte che vuoi puoi venire qui da me va bene

ARABELLA: grazie, ti voglio bene Adrian

ADRIAN: anche io ti voglio bene tesoro, ora però vai a prepararti

Dopo quelle parole Ara mi diede un bacio sulla guancia e uscì dalla stanza.

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now