CAPITOLO 24

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POV'S ARABELLA:

Sono passate due settimane da quando mi hanno dimesso dall'ospedale, devo dire che alla fine non è stato così orribile come pensavo.

Per fortuna da 7 giorni che dovevo rimanere lì ne ho passati solo 4 poiché sia i dottori che la mia famiglia erano stufi e stanchi dei miei continui lamenti e tentativi di alzarmi dal letto per passare il tempo.

Riconosco di essere stata una sconsiderata e che per colpa mia varie volte hanno dovuto rimettere i punti ma è più forte di me non riesco stare ferma per un lungo periodo,rischio di uscirne matta.

È per questo che ora mi ritrovo sdraiata sul divano del soggiorno a dare ordini a chiunque si trovi di turno nel seguirmi.

E guarda caso oggi i miei custodi sono proprio Jack,Mason e Riccardo.

ARABELLA: Jack potresti per favore portarmi un'altro cuscino sai devo tenere la gamba in alto. Riccardo invece tu potresti passarmi il telecomando sono le 15:30 e tra poco dovrebbe andare in onda il mio programma preferito. Mason tu be niente ho chiesto tutto a loro due quindi puoi sederti qui con me

RICCARDO: Ringrazia che stai così altrimenti ti avrei già mandato a quel paese

JACK: a me invece non importa la posso strozzare ugualmente

ARABELLA: tu prova anche solo a sfiorarmi e lo dico a papà

Dissi facendogli la linguaccia, adoro farli innervosire mi dà un senso di pace e soddisfazione.

AMALIE: tesoro mio ti ho portato un pezzo di torta al cioccolato appena sfornata

RICCARDO: nonna ma non è giusto ci siamo anche noi

JACK: sai nonna non mi sento molto bene forse un pezzo di torta riuscirebbe a farmi sentire meglio

AMALIE: siete due ruffiani vostra sorella sta male e ha bisogno di cure e di essere seguita voi invece state benissimo quindi se volete un pezzo di torta andate in cucina e prendetevela cari

Adoro mia nonna, mi ha sempre viziato da quando sono venuti qui da noi ma dopo l'accaduto lo sta facendo sempre di più.

E questo l'hanno notato anche gli altri specialmente i più piccoli che non ricevendo le stesse attenzioni si lamentano sempre. Ma devono capire che sono l'unica ragazza in una famiglia di 30 maschi e la più piccola di casa,non possono farci niente.

Detto questo i due ragazzi uscirono dalla stanza borbottando cose incomprensibili per fare ciò che gli era stato detto.

AMALIE: come ti senti tesoro?

ARABELLA: bene nonna grazie per la torta era buonissima, però non ce la faccio a stare ferma è più forte di me devo muovermi e fare qualcosa altrimenti rischio di aggredire qualcuno

Nonna rise e mi lasciò una leggera carezza sulla guancia prima di uscire e lasciarmi sola con Mason.

Mi appoggiai sulla sua spalla facendo una smorfia di dolore. Ogni tanto avevo fitte di dolore che partivano dallo stomaco ma quello che mi dava più problemi era la gamba.

Mason dovette accorgersi del mio dolore per questo mi cinse le spasse con il suo braccio, mise la mia testa sul suo petto e cominciò ad accarezzarmi delicatamente la testa e la pancia per distrarmi

ARABELLA: grazie

Dissi con un tono di voce molto basso per non rovinare il momento, e lui di tutta risposta mi strinse più forte facendomi rilassare completamente e dimenticare dei dolori.

Mi rilassai talmente tanto che mi addormentai senza accorgermene.

SAMUELE: è possibile che ogni volta che la vedo dorme sempre?

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now