CAPITOLO 27

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POV'S AXEL:

Rimasi immobile per un periodo indeterminato. Ero rimasto sconvolto da quello che era appena successo.

Anzi ero rimasto spiazzato dalla faccia della giovane Romano dopo le parole dette dal padre. Era un misto da tra rabbia,delusione e disgusto e poi cosa diavolo intendeva quando gli ha detto "ne subirai le conseguenze come già successo", che l'avessero picchiata?

Cazzo no conosco Ace e il resto della sua famiglia e so per certo che non farebbero mai una cosa del genere ad una donna specialmente se quella fa parte della loro famiglia

Ero talmente preso a capire il significato di quelle parole che non mi accorsi di quello che mi stava succedendo intorno fino a quando delle urla non mi riportarono alla realtà

MASSIMO: COME CAZZO TI È VENUTO IN MENTE DI DIRE UNA COSA DEL GENERE GIURO CHE TI AMMAZZO

massimo il padre di Ace aveva cominciato ad urlare e a puntare la pistola contro il figlio minacciandolo per le parole appena dette e ero sicuro che avrebbe premuto il grilletto se la moglie non lo avesse fermato

AMALIE: massimo fermati non è così che risolverai le cose è vero è stato uno sconsiderato ma non puoi di certo sparare a tuo figlio per questo

MASSIMO: AMALIE TI RENDI CONTO DELLE COSE CHE HA DETTO A MIA NIPOTE

AMALIE: si tesoro ho sentito cosa ha detto ero qui anche io, e quello che posso dire è che sono veramente delusa da come hai gestito la situazione so che gestire 11 figli senza una moglie possa essere complicato e che soprattutto il lavoro che fai influisce molto sul tuo comportamento ma devi imparare che quando torni a casa devi abbandonare tutto e comportarti da padre amorevole. Capisco che il carattere di Ara non è stato d'aiuto ma le parole che hai utilizzato sono state orrende

ACE: lo so mamma non me ne sono reso conto, sono state settimane stressanti e poi stamattina abbiamo avuto dei problemi con dei container e quando Ara ha cominciato ad andarmi contro sono esploso

DESIRE: non so a cosa ti sia riferito con quelle parole ma l'hai ferita molto, l'unico consiglio che posso darti è di lasciare stare per un po' e dopo chiederle scusa e non ti sorprendere se non le accetterà subito ha un caratterino abbastanza discutibile infondo è tua figlia

Ace ridacchiò all'ultima affermazione e si scusò per l'accaduto ma i miei genitori lo consolarono dicendo che ormai facendo parte della famiglia la riputavano una figlia e che non doveva preoccuparsi.

Non potei fare a meno di pensare di dare ragione a mia madre, quella ragazzina aveva un vero caratteraccio e lo aveva dimostrato varie volte.

Non si faceva mettere i piedi in testa, aveva sempre la risposta pronta e non si faceva problemi a metterti al tappeto per qualsiasi cosa ma soprattutto era di una bellezza mozzafiato

Era dal giorno dell'incidente che non facevo altro che pensarla e non ne capivo il motivo, ogni volta che chiudevo gli occhi pensavo a lei e a quei magnifici oggi che mi hanno attirato come la luce fa con gli insetti e questo era strano non avevo mai provato cose del genere

Avevo provato a dirlo a mia madre e lei mi aveva lanciato solo uno sguardo di chi la sapeva lunga dicendomi di non preoccuparmi

JAMES: Papà abbiamo un problema, Ara non è in camera sua e in nessuna delle altre stanze abbiamo provato a chiamarla ma ha lasciato il telefono in cucina

Appena sentì quelle parole un senso di angoscia mi investì in pieno, quella ragazzina mi aveva fottuto completamente il cervello nonostante l'avessi visto solo 2 volte

ALEXANDER: sarà uscita quando è andata via dalla sala e non ce ne saremo resi conto, ormai sta diventando tardi faremo meglio a dividerci per andarla a cercare.

DANTE: non ha preso la macchina o la moto quindi deve trovarsi in centro città è il posto più vicino da raggiungere a piedi

AXEL: vi do una mano a cercarla avete idea di dove possa essere?

POV'S ARABELLA:

Dopo almeno 40 minuti di cammina arrivai a destinazione e non aspettando un altro secondo entrai velocemente e mi diressi verso la persona che stavo cercando

MARY: chi non muore si rivede eh

Eccola, non la conoscevo da molto ma ogni volta che venivo in palestra passavamo del tempo insieme e avevamo stretto un rapporto bellissimo ormai la consideravo la mia migliore amica, anche se era l'unica, e mi sentivo libera e compresa quando parlavo con lei per questo sono venuta subito qui

ARABELLA: ciao Ry scusa se ti ho dato buca quella sera e non ti ho scritto in questi giorni ma lo sai che non vado d'accordo con quell'affare

MARY: adoro quando mi chiami così comunque non preoccuparti ti sei fatta male e non potevi di certo venire e poi è più importante la tua salute. E poi lo so perfettamente che con te non posso scrivere perché non sai utilizzare il telefono e lo considero ancora una cosa surreale, credo ancora che tu sia un'alieno

Alzai gli occhi al cielo era sempre la solita drammatica ma le volevo un mondo di bene

MARY: allora come mai qui di solito non vieni mai il giovedì pomeriggio soprattutto perché non dovresti visto che vedo benissimo che non stai messa ancora bene

ARABELLA: ho litigato con quello stronzo di mio padre e sono andata via di casa avevo bisogno di aria e di allontanarmi da quel posto e dove se non qui

Dissi alzando le spalle e andando verso lo spogliatoio seguita da lei per mettermi il cambio che tenevo nel mio armadietto

ARABELLA: e poi sta tranquilla sto alla grande ormai non mi danno più fastidio la gamba e lo stomaco

Grossa grossissima bugia, lo stomaco stava bene è vero ma la gamba no era in condizioni pietose ma non potevo di certo dirlo a lei, per quando potesse mantenere bene i segreti se gli avessi detto una cosa del genere lo avrebbe detto ai miei famigliari e questo non poteva accadere

Così mi spoglia mettendomi dei leggins lunghi in modo tale che non potesse vedere niente, misi il mio solito top da allenamento i guantoni e mi diressi verso la stanza con il sacco da box cominciando a prenderlo a pugni

MARY: sei abbastanza incazzata vuoi dirmi cosa ti ha detto

ARABELLA: IO MI ERO FIDATA DI LUI, GLI HO RACCONTATO TUTTO SAPENDO CHE LUI NON MI AVREBBE FATTO MAI DEL MALE E INVECE LO HA FATTO PIÙ DI QUANTO LO ABBIANO FATTO MARTHA E KEVIN. NON FISICAMENTE MA CAZZO HA FATTO PIÙ MALE DI QUALSIASI PUGNO

dissi scoppiando all'improvviso in un pianto disperato

Mary vedendomi in quelle condizioni si sbrigò a raggiungermi e mi abbracciò stretta a lei sussurrando di calmarmi

MARY: shh tranquilla è normale piangere ed esternare le proprie emozioni, tuo padre ha fatto una cazzata ma vedrai che si sistemerà tutto ci sono io qui con te ti proteggerò sempre

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now