CAPITOLO 43

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POV'S AXEL:

Erano passati 5 mesi, 5 fottutissimi mesi da quando hanno preso Arabella

Da quel giorno nessuno è lo stesso, la sua famiglia litiga spesso e io ho trovato un solo modo per fare passare questo dolore

Ogni sera mi ritrovo in uno dei nostri strip club a bere fino a dimenticare anche il mio nome

Il problema è che posso dimenticare tutto ma non lei

Ogni volta che provavo a guardare qualcuno mi veniva in mente il suo sguardo creandomi degli attacchi di rabbia

Ormai la mia camera era stata messa sottosopra e sulle pareti erano presenti varie crepe per colpa dei miei pugni

Quando ho capito che bere non serviva a niente avevo cominciato ad andare in giro in cerca di informazioni

Quella sera ero riuscito a scoprire che
Takahashi sarebbe partito per il Giappone per colpa di alcuni problemi, questo significava che Arabella si trovava ancora a New York e che avevamo campo libero per un po' di tempo

Ecco perché ero corso immediatamente a casa Romano

Quando entrai, all'interno trovai la solita confusione che era ormai frequente in questi mesi

Massimo e Nicola si urlavano contro, i ragazzi avevano la faccia scavata da occhiaie nere e un'aspetto orribile, le donne di casa piangevano cercando di separare i due che cercavano di uccidersi e Ace si trovava vicino alla vetrina degli alcolici

Ognuno di loro dopo la notizia che avevano preso Arabella era cambiato, non li avevo mai visti in queste condizioni, quella ragazza era il loro punto debole

AXEL: RAGAZZI HO TROVATO QUALCOSA

riuscii a conquistarmi l'attenzione di tutti loro perciò dopo essermi accomodato su una sedia cominciai a informarli sulle scoperte fatte

AXEL: grazie a degli informatori sono venuto a conoscenza che -

Non riuscii a parlare perché venni interrotto dallo squillare di un telefono

ALEXANDER: Alexander Romano chi parla?

Il figlio più grande di Ace rispose in maniera fredda e brusca alla persona che aveva chiamato

Stava per attaccare ma quando dall'altra parte ricevette risposta sgranò gli occhi e scattò in piedi

ALEXANDER:Arabella mio dio dove sei? Come stai ? Ti hanno fatto del male?

Appena sentii quel nome alzai di scatto la testa per la sorpresa

ALEXANDER: anche tu principessa ogni giorno di più qui stiamo impazzendo senza di te per favore dimmi dove sei

Cercai di avvicinarmi per capire cosa stesse dicendo ma venni bloccato da un suo movimento

Si avvicinò di corsa a un foglio di carta e scrisse di rintracciare la chiamata

ALEXANDER: stiamo localizzando la chiamata ora ci pensiamo noi, arriviamo presto resisti e-

Il telefono gli venne tolto di mano dal padre che cominciò a parlare con la figlia tranquillizzandola

ACE: MERDA RISPONDI

Scagliò il cellulare contro il muro quando si accorse che la chiamata era stata terminata e si avvicinò velocemente al monitor del computer

ACE: dovete capire immediatamente da dove veniva la chiamata, abbiamo tempo tre giorni prima che quel figlio di puttana ritorni

Ognuno di noi si mise all'opera, io mi avvicinai a Mattheo e Jack che stavano lavorando su alcuni siti

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now