CAPITOLO 46

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POV'S ARABELLA:

quel maledetto bastardo mi aveva preso la caviglia mentre stava cadendo

Questo mi fece perdere l'equilibrio e cadere a terra mentre pian piano cominciavo a scivolare verso il burrone

Quando anche l'ultimo centimetro di terra sotto di me passò cominciai a cedere verso il basso

Per fortuna riuscii ad aggrapparmi in tempo su una tubatura, ma il mio peso e quello del figlio di puttana attaccato al mio piede ci avrebbe presto fatti cadere

MASSIMO: ARABELLA

alzai lo sguardo verso l'alto incontrando il viso di mio nonno

Gli occhi erano segnati dalla mancanza di sonno, il volto preoccupato e gli occhi lucidi

ARABELLA: nonno

Sussurrai quelle parole con un groppo in gola

Non avevo paura di morire, ma non avrei voluto andarmene senza salutare gli altri

Cercai in tutti i modi di togliermi di mezzo Akinori ma senza risultati

Il pezzo di ferro con il quale mi tenevo stava cominciando a cedere e piano piano la possibilità di salvarci stava svanendo

MASSIMO: Arabella presto aggrappati alla mia mano

Tentai di fare come mi aveva detto ma proprio in quel momento il tubo si staccò facendomi perdere la presa

Mi lasciai sfuggire un urletto di sorpresa quando una mano grande e callosa prese con forza la mia evitando di farmi cadere

Vedendo che stava avendo difficoltà cominciai a dare calci alla mano sulla mia caviglia

Abbassai lo sguardo verso Akinori e notai che in mano teneva una pistola

TAKAHASHI: se dovrò morire allora lo farai anche tu

Puntò la pistola verso l'alto e face partire un colpo

Riuscii fortunatamente a schivarlo e con un ultimo calcio lo fevi cadere nel vuoto

Girai lo sguardo non volendo vedere quello scenario e mi lasciai trasportare da mio nonno verso l'alto aiutato anche da Akio

Quando rimisi i piedi a terra mi lasciai sfuggire un sospiro di sollievo e senza pensarci mi buttai tra le braccia di mio nonno

Lui mi accolse stringendomi forte e io mi lasciai cullare tra le sue braccia

Quando mi separai cercai di parlargli ma le parole mi morirono in gola quando vidi i miei vestiti macchiati di sangue

Controllai velocemente il mio corpo accurandomi che non fosse mio e quando puntai lo sguardo sul petto di mio nonno capii

Il proiettile che avevo schivato poco prima non aveva colpito me, ma lui

Quest'ultimo mi guardò con sguardo consapevole e mi lasciò un'ultima carezza prima di cadere a terra

ARABELLA: no

Sussurrai delle parole senza senso e mi accasciai vicino a lui

Provai a chiedere aiuto ma tutti in quella stanza erano occupati a non farsi uccidere

Misi le mani sopra il petto di mio nonno per bloccare l'emorragia ma il sangue non smetteva di uscire

ARABELLA: ei forza nonno resisti ok, non puoi lasciarmi andare mi avevi fatto una promessa

MASSIMO: Arabella tesoro mio ormai non puoi fare più niente, è arrivato il mio momento di lasciare questa terra ma almeno lo avrò fatto sapendoti in salvo

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now