CAPITOLO 35

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provate a leggere il capitolo con questa canzone

POV'S ARABELLA:

Ero nel panico più totale

La gente intorno a noi correva fuori con le proprie famiglie per evitare di essere coinvolti in qualche sparatoria, i miei fratelli corsero subito verso nostro padre insieme agli altri

Non riuscivo a capire cosa stessero dicendo, sentivo i suoni ovattati e le scene davanti a me sembravano andare a rallentatore

Non mi accorsi neanche che fossi stata allontanata da Axel e che mi stesse parlando

AXEL: ei micetta fai dei respiri profondi insieme a me forza, andrà tutto bene stai avendo un'attacco di panico

I respiri accelerati che ho avuto fin quel momento e il tremore alle mani cominciarono a cessare quando seguii i consigli del ragazzo davanti a me

Il respiro era tornato normale, le voci erano diventate più nitide e riuscivo a seguire ciò che succedeva intorno a me con più chiarezza

ARABELLA: Axel papà è stato ferito i-io devo andare da lui

AXEL: Ara ora non possiamo se ne stanno occupando gli altri

ARABELLA: no no no Axel cazzo tu non capisci è tutta colpa mia, quel proiettile doveva prendere me non lui se solo me ne fossi accorta questo non sarebbe successo, e poi no merda non può morire prima che io gli abbia chiesto scusa e che gli dica che gli voglio bene non può

Scoppiai in un pianto isterico cominciando a parlare a raffica gesticolando in modo confusionario

A quel punto sentii qualcuno prendermi per le spalle e girarmi

AIDAN: Arabella adesso ascoltami, papà starà bene ok e non è colpa tua quindi smettila di sparare cazzate

ARABELLA: m-ma Aidan io io mi dispiace ho rovinato tutto

Dovevo trovarmi ancora in uno stato di shock perché non riuscivo a smettere di piangere e dire cose a caso, per questo mio fratello ordinò ad Axel di andare a vedere come stesse andando e mi portò fuori la villa con lui

ARABELLA: no no Aidan portami dentro, portami da papà io devo sapere come sta devo vederlo

AIDAN: Arabella sta ferma e tranquillizzati non cambierà niente facendo così, respira e calmati quando ti sarai ripresa ne parleremo

Non ascoltai le parole di mio fratello e continuai a dimenarmi tra le sue braccia cercando di rientrare ma lui aumentò la presa e mi portò ancora più lontano

ARABELLA: AIDAN CAZZO TI HO DETTO DI LASCIARMI, NON CAPISCI CHE DEVO ANDARE DA PAPÀ È TUTTA COLPA MIA

AIDAN: basta ti ho detto che non è colpa tua, ora ti dirò una cosa che in teoria non dovrei dirti ma almeno ti calmerai

Smisi di dimenarmi e restai ferma davanti a lui per sentire quello che aveva da dirmi

AIDAN: è da qualche giorno che è arrivata una lettera in cui ti minacciavano per regolare i conti con il nonno, papà era su tutte le furie per questo ti ha vietato di fare tutte quelle cose e-

ARABELLA: COSA? E QUANDO ME LO AVRESTE DETTO? QUINDI È SUCCESSO TUTTO QUESTO PERCHÉ QUALCUNO VOLEVA UCCIDERMI?

AIDAN: si ma arabella ascolta

ARABELLA: no Aidan così mi hai dato veramente la conferma di quello che pensavo, se mi aveste detto tutto questo sarei rimasta a casa e adesso papà starebbe bene PERCIÒ FAMMI ENTRARE

AIDAN: mi dispiace Arabella ma se la metti così allora non ho altra scelta

Lo guardai con espressione interrogativa mentre lui faceva cenno a qualcuno dietro di me

PRINCESS MAFIAWhere stories live. Discover now