CAPITOLO 21

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POV'S AXEL:

Mi trovavo a questo inutile galà ormai da diverso tempo, la serata era iniziata verso le 19:15 e non potevamo ancora incominciare a mangiare perché mancava una delle famiglie più importante del nostro mondo.

La famiglia Romano era la nostra principale alleata, mio padre e il primo figlio dell'ex capo della mafia italiana e inglese, Ace, si conoscevano fin da bambini e hanno mantenuto i rapporti ancora adesso crescendo sia me che i vari figli insieme permettendoci così di rafforzare il potere di entrambe le mafie.

Nonostante fossi contrario a venire  alla fine dovetti cedere e trovarmi d'accordo con le parole di mio fratello Justin, che mi aveva detto che con questa serata potevamo avere la possibilità di studiare meglio le altre famiglie e di poter trovare ulteriori alleati per futuri problemi.

Ero appena uscito dal bagno dopo una rigenerante scopata con la puttana che mi ero portato dietro, quando mia madre si avvicinò per avvisarmi che la moglie di uno della famiglia Romano l'aveva avvisata che presto avrebbero fatto il loro ingresso.

AXEL: di solito loro sono molto precisi con i tempi si può sapere perché adesso invece hanno fatto più di 40 minuti di ritardo?

DESIRÈ: non lo so figliolo, Arlene mi ha solo avvisato che per colpa di alcuni imprevisti non sono riusciti a venire prima

Mi limitai ad annuire e avvicinarmi ai miei due fratelli per parlare con loro delle impressioni che mi avevano dato alcuni dei presenti.

Passarono almeno altri 10 minuti prima che le porte dell'entrata si spalancarono avvisando ognuno dei presenti che anche l'ultima famiglia si era aggiunta alla serata.

Li guardai entrare all'interno della sala con passo sicuro e deciso, i volti non esprimevano nessun tipo di emozione se non solo puro potere e gli abiti che indossavano gli davano un'aspetto inquinante e da veri leader.

Ero felice di vederli poiché li consideravo dei fratelli ma rimasi perplesso quando alla fine della fila, tra Mettwe e Adam, vi era una ragazza che non avevo mai visto.

Indossava un abito a sirena che metteva in evidenza il suo seno abbondante e il culo alto e sodo, lunghi capelli neri resi boccolosi e raccolti in una semicoda che metteva in risalto il delicato trucco che aveva sugli occhi e il rossetto nude che aveva sulle labbra carnose ma la cosa che mi attirò di più furono i tatuaggi.

Ne aveva molti sulle braccia e quando si girò per poter parlare con gli altri notai che ne aveva svariati anche sulla schiena.

Era una visione per gli occhi, la donna più bella che avessi mai visto fino adesso. Cazzo solo a guardarla mi era venuto duro

GIOVANNI: ei Axel tu sai chi è quella ragazza?

AXEL: no me lo stavo chiedendo anche io, ma è di una bellezza disarmante porca puttana me la scoperei subito

JASON: vedi di moderare il linguaggio davanti a loro, non so chi sia la ragazza ma se si trova in loro compagnia vuol dire che è una persona importante. Forza ora andiamo a salutarli

Girai gli occhi al cielo senza farmi vedere, certe volte mio padre era veramente pesante sono pur sempre un adolescente che nonostante sia cresciuto in un mondo pericoloso non si tira mai indietro per soddisfare il suo desiderio carnale.

Arrivati lì davanti papà salutò gli adulti con un abbraccio fraterno, io e i miei fratelli invece ci limitammo a fare un cenno con la testa.

Si li consideravo dei fratelli ma nessuno di noi davanti ad altre persone si azzardava a mostrare scene di affetto, in quel modo avremmo dimostrato solo quanto potevamo essere patetici.

PRINCESS MAFIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora