Capitolo 19

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La mattina dopo mi sveglio all'alba prima di Jack e vado ad allenarmi in palestra.
Appena entro noto subito Luna Maximoff che si allena assieme a Mark Coulson. Allena però è un eufemismo. Infatti sono tutti e due seduti su una panchina a baciarsi. Che schifo. Appena rompe con uno Luna già se ne va con un altro. Non è decisamente nel mio stile, e non si addice al suo, vista così.
Senza dire alcunchè vado verso i sacchi e comincio a colpirne uno come mi ha insegnato Jack.
Sbatto un attimo le palpebre per riprendere un po' di lucidità e colpire meglio il sacco ma, al contrario, sono ancora più rimbecillita e mi tocca fermarmi a bere un po' d'acqua.
Mi siedo a terra a gambe incrociate bevendo lentamente, e noto Luna che si sta avvicinando a me.
-Ehi...- comincio spostando la bottiglia dalle mie labbra -Come va con le armi?- chiedo alzandomi lantamente in piedi.
-Non ti azzardare a toccare Jack.- dice lei senza salutarmi nè rispondermi. Io la guardo e alzo un sopracciglio. Seriamente ha detto queste parole? Sto trattenendomi dal riderle in faccia.
-E chi lo tocca?- chiedo con una punta di sfida nella voce -Davvero pensi che... Provi qualcosa per lui?- chiedo ancora, cercando di essere credibile. In realtà non so cosa sento. Ma non voglio che lei scopra nulla di me. O almeno, non più di quanto sappia già.
Lei annuisce, e a quel punto non riesco più a trattenermi e mi scappa una leggera risata.
-Trovi la cosa divertente?- mi chiede incrociando le braccia. Okay, è ufficiale che Luna Maximoff mi odia. Chissà cosa direbbe di lei suo padre ora... Ho visto dei video della sorveglianza degli anni prima che nascessi, e sicuramente non era come lei. Mi dispiace che sia morto, penso che sarebbe stato un buon padre per lei, e magari un amico di mio padre o... o forse solo collega. Ma sarebbe stato simpatico, questo era sicuro.
-No- le rispondo con un inevitabile sorrisetto -è solo assurdo.- continuo, e detto ciò vado verso il mio borsone senza dire altro e ignorando quello che Luna borbotta su di me, cose del tipo "ma che vuole?" o "che idiota". Lo vedremo chi è l'idiota quando saremo sul campo e servirà qualcuno di deciso e pronto a combattere.
Afferro il borsone e vado verso gli spogliatoi, mi faccio una doccia per calmare tutta la tensione che si era creata dentro di me e, con i capelli ancora umidi, mi siedo su una panca, prendo il mio cellulare e comincio a cercare delle notizie riguardanti il documento dello S.H.I.E.L.D. censurato dall'Hydra aspettando che il mio Agente Supervisore arrivi.
Oggi devo mettercela tutta.

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