Capitolo 34

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-Cathy abbiamo disconnesso il CHIP- sento dire nel mio orecchio da Annah -Jack non dovrebbe conoscere la tua posizione, ma noi la sua. Tutto bene?
-Certo, tutto bene. Abbiamo trovato l'entrata deserta. Ci aspettiamo di trovare delle guardie tra un paio di corridoi. Puoi mandare uno di quei cosi che ci hanno dato i genitori di Nick?- rispondo, e tiro fuori un Icer e lo tengo davanti a me, pronto all'uso.
-Si chiamano "nani", Cathy.- replica Nick, -Comunque va bene. Mammolo in arrivo.
Neanche trenta secondi dopo vedo sfrecciare davanti a me un piccolissimo oggettino volante.
Mi fermo ad un angolo, e aspetto il verdetto di Mammolo.
-Una decina di guardie davanti a una porta...- comincia Annah -ai raggi X tecnicamente dentro dovrebbe esserci...- le si smorza la voce e io non riesco a capire nulla.
-Annah cosa c'è là dentro?- mormoro cercando di non farmi sentire. Mi volto verso Miles e gli altri e attendo la risposta. La mia squadra sbianca di colpo, ma io non ho sentito nulla.
-Allora?- chiedo cercando di rimanere calma. Miles scuote la testa, e capisco che se voglio davvero saperlo devo riuscire ad entrare in quella maledetta stanza.
Con un cenno del capo faccio irruzione nel corridoio, sperando che gli altri mi seguano, e comincio a sparare i proiettili dell'Icer a quante più guardie possibile. Subito dietro di me Miles colpisce un uomo alle mie spalle, e sento che anche Isabelle, Pietro e Jonathan stanno facendo del loro meglio. In meno di due minuti abbiamo ben dieci guardie addormentate ai nostri piedi.
-Okay allora... Io e Miles andiamo dentro mentre tu- indico Jonathan- assieme a Isabelle e Pietro controllate che non arrivino altre guardie. Intesi?- dico autoritaria e li guardo uno a uno. Loro restano in silenzio e mormoro qualcosa tra me e me. Poi mi volto e vado verso la porta, quando la mano di Miles mi afferra il braccio e mi fa voltare. -Cathy non credo che...- comincia lui, ma io lo interrompo:-Miles, dentro sono sicura che c'è Jack.
-Si ma...
-Miles- lo apostrofo io irritata. -Devo vedere cosa succede là dentro, non mi importa cosa, ma devo vedere.- e detto ciò mi stacco dalla sua presa e vado ad aprire la porta. Grazie al cielo è aperta.
Appena apro la porta il sangue mi si gela nelle vene.
Fa freddo, all'interno c'è una luce molto fioca, e riesco a scorgere un uomo in piedi alla sinistra di un enorme televisore, che sta proiettando delle immagini. Seduto di fronte a questo, legato ai polsi e alle gambe, un altro individuo. Quando finalmente riesco a vedere meglio i due tizi dentro la stanza, per poco non cado a terra.
Il ragazzo seduto davanti al televisore è Jack.

S.H.I.E.L.D. Un Nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora