Capitolo 29

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Toc-toc.
Mi sveglio pigramente e apro gli occhi con fatica.
Toc-toc.
-Arrivo- dico come se dovessi spiaccicare le parole a terra.
Lentamente mi alzo e vado ad aprire. Davanti a me c'è un ragazzo alto, capelli scuri e occhi azzurri, e mi sta squadrando dalla testa ai piedi.
-Tu saresti...?- chiedo aspettando che mi risponda.
-Mi chiamo Jonathan,- risponde lui con tono serio -Jonathan Barnes.
-E sei qui per...?
-Sono il tuo nuovo Agente Supervisore.
-Ah.- replico io diffidente -Non vengo all'allenamento oggi.
-Lo so. Partiamo tra un'ora.
-Un'ora?!- esclamo sconvolta. Non ce la farò a prepararmi entro un'ora. Per un momento quando l'ho guardato mi sono completamente dimenticata quello che era successo la sera prima, finché...

Jonathan Barnes. Quanto tempo.

Jack vattene, penso infastidita, e dentro la mia testa sento qualcuno che ridacchia. Davvero, lasciami in pace.

Non ti posso far partire con loro.

E perché no?

Silenzio.
-... Stark.- termina la frase Jonathan, e io non ho ascoltato nulla.
-Come?- chiedo ancora frastornata, e lui fa un sorrisetto.
-Ti saresti dovuta svegliare due ore fa, e devi essere Catherine Stark.- dice, e io annuisco ricambiando un po' il sorriso. -Allora?- continua lui divertito -Che aspetti? Preparati! Ci vediamo nell'hangar tra un'ora.- e detto questo chiude la mia porta e se ne va.
Ancora mezza addormentata prendo la valigia che ho praticamente disfatto e ci ficco dentro tutto ciò che posso, fino a quando proprio non riesco più a metterci nulla. Intanto sono passati quasi trenta minuti, e devo ancora vestirmi, farmi la doccia, lavarmi i denti, fare colazione,... Non ce la farò mai.
Sebbene non sia molto ottimista provo lo stesso a fare tutto in fretta e, per fortuna, dieci minuti prima di partire sono già in corridoio che corro verso l'hangar. Sono già tutti là, freschi e riposati, mentre io indosso dei vestiti completamente a caso e ho i capelli ancora umidi. E sono l'unica che ha una valigia.
Chiedo allora spiegazioni a Nick, che brevemente mi spiega che il capo sono io, e che le valigie le hanno già portate dentro. Bene. Non so da dove cominciare ma vabbè.
Entro e mi guardo intorno. L'aereo è moderno, con circa venti postazioni per dormire e tutto ciò che potrebbe servirci.
Stanno cominciando a salire tutti sull'aereo, e vedo che Jonathan mi fa l'occhiolino. Se sta cercando di flirtare con me sta davvero sbagliando tutto. Povero illuso.
Appena partiamo dico a Mark Coulson, il nostro pilota, di impostare il pilota automatico perchè ho indetto una specie di riunione di gruppo.
Sono tutti seduti su dei divanetti tranne me, e mi stanno guardando aspettando che parli.
Devo dirgli assolutamente di ciò che mi ha fatto Jack, così faccio un respiro profondo.
-Ragazzi, abbiamo un problema.

S.H.I.E.L.D. Un Nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora