Capitolo 22

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Io e Jack ci siamo alzati appena in tempo per vedere Nicholas e Annah entrare velocemente. Guardano Jack come se avesse fosse stato la causa di qualcosa. Qualcosa di grosso.
-Che succede?- chiede Jack guardandoli entrare e avendo il mio stesso presentimento.
-Cathy.- dice Nicholas continuando a guardare Jack e puntando il dito contro di lui, come se avesse una qualche strana malattia -Allontanati da lui.-.
Allontanarmi... Da Jack?
-Non capisco cosa intendi, Nick- replicò guardando lui e Annah.
-Quello che vuole dire Nick- prosegue Annah senza aspettare il ragazzo e guardando anche lei Jack -è che abbiamo trovato l'agente dell'Hydra che ha censurato quel documento.
-No cosa...-passo lo sguardo da Annah a Nick. Ma no, è impossibile. -Aspetta. State insinuando che...?- lancio un'occhiata fugace a Jack, che non sta guardando nessuno in particolare.
Questa volta è più veloce Nick a rispondere:-Si, Cathy. È Jack.
Per poco perdo un battito del cuore. Non può essere lui. Insomma... Ci sta aiutando.
Mi volto a guardarlo e lui ricambia il mio sguardo.
-No, non...- cerco le parole più sconcertata che mai.
-Hanno ragione- mi interrompe Jack -sono stato io.
Per poco non cado a terra. Faccio un passo indietro, fissandolo come ipnotizzata, ma terrorizzata, e per fortuna trovo un tavolo su cui appoggiarmi. Sento i miei occhi appannarsi, ma cerco di non sbattere le palpebre. Non posso permettermi di piangere.
-Io non... cosa... non...- non so assolutamente cosa dire o fare. Delle lacrime involontariamente iniziano a scorrere sul volto.
-Non potevo più sottostare alle regole e agli ideali di mio padre. Non posso farlo tutt'ora. E poi, soldi sono soldi.- risponde lui guardandomi, in un modo totalmente diverso da quello che avevo visto fino a pochi secondi prima.
Io mi passo una mano tra i capelli. -E non hai pensato agli... amici... Che ti sei trovato qua? Non hai pensato a me?- chiedo mentre sento che purtroppo una lacrima scorre sul mio viso.
-Io non ho amici. Né tantomeno una relazione seria con qualcuno.- risponde lui imperterrito -Non posso permettermelo.
Ora ho compreso tutto. Tutto ciò che ha fatto, ogni singola mossa qua allo S.H.I.E.L.D.... Ci ha ingannati. Ogni cosa che gli leggevo in faccia era una bugia. Non ha mai provato niente per me, mi ha solamente usato.
Mi scuoto dai miei pensieri e lo guardo. Con la coda dell'occhio vedo che sul tavolo su cui sono appoggiata ci sono degli Icer. Almeno se lo colpiscono ho più possibilità di consegnarlo allo S.H.I.E.L.D. e interrogarlo.
Perciò senza pensarci due volte afferro l'Icer e glielo punto contro prendendo la mira, poi sparo il proiettile. E lo manco di poco.
Infatti appena mi ha vista con una mossa veloce si sposta e, sotto gli sguardi esterrefatti di Annah Banner e Nicholas Fitz, scappa dalla palestra.
Solo allora mi rendo conto di ciò che è successo, così involontariamente cado a terra e comincio a piangere.

S.H.I.E.L.D. Un Nuovo InizioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora