Prologo

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10 agosto  2022

Erano ormai passate le nove di sera, il sole silenziosamente aveva lasciato spazio ad un'oscurità umida, il cielo sulla sua testa era coperto da nuvole ma Nina, stesa sull'erba fresca del suo giardino, cercava ostinata e
con occhi attenti, una stella cadente.
Era una notte speciale, la notte dei desideri, ma per lei significava qualcosa in più. A dire il vero di desideri ne aveva tanti da spendere quanti chiunque altro, ma nonostante la moltitudine di sogni che le affollavano la mente era certa che se  avesse visto anche solo la scia di una qualche stella magica la sua richiesta sarebbe stata solo e soltanto una:  rivederlo almeno un'ultima volta.

Alla soglia dei ventidue anni Nina era ben consapevole di non essere mai stata una ragazza particolarmente bella. Sicuramente presentava del fascino tuttavia, era alta, troppo per i suo gusti e troppo poco per essere considerata oggettivamente alta, aveva due occhi grandi scuri senza alcuna particolarità, degli zigomi spigolosi, un naso imperfetto e delle labbra poco più carnose della norma.
Sapeva di non essere sicuramente il tipo di ragazza che rimane nella mente al primo sguardo. Ma, con la stessa onesta consapevolezza, sapeva anche che il suo volto e i lineamenti del suo corpo erano scolpiti nella memoria di  Helia.
Erano cambiate troppe cose da quando, in quella stessa notte magica di sei
anni prima lo conobbe.

10 agosto 2016

Il locale era angusto, la musica commerciale di quei tempi veniva messa a ripetizione da un dj improvvisato, alunno dello stesso liceo di Nina. Gli alcolici erano serviti senza nessun controllo, e l'afa colmava la sala. Faceva caldo, sentiva i suoi capelli sciolti pesarle sulle spalle nude, la pelle le ribolliva mentre i drink bevuti iniziavano a fare il loro malsano effetto

Verrà?» le chiese in cerca di rassicurazioni e con un tono colmo di speranza Aly «Si, devi stare tranquilla.» Nina pronunciò quelle parole nella maniera più convincente che avesse mai potuto inscenare.
«Ad Andrew piace farsi attendere e sa perfettamente che lo stai aspettando con ansia. Vedrai che quando meno te lo aspetti ti ritroverai un suo braccio intorno alla vita e lui starà già bevendo il suo drink.» A Nina non piaceva affatto Andrew, sapeva quanto fosse immaturo e violento e sapeva quante lacrime la sua migliore amica avesse versato nell'attesa di una sua chiamata. Ma Aly era un pezzo del suo cuore e lei non poteva fare altro che sostenerla nelle sue scelte e  metterla in guardia sulla tossicità di quel ragazzo. Era convinta che ogni uomo fosse artefice del proprio destino ma per quanto il cammino di Aly le sembrasse oscuro e pieno di negatività lei avrebbe fatto di tutto per alleviarle il percorso.

«Mi accompagni? Devo andare in bagno a rimettermi il rossetto, se dovesse venire non voglio che fantastichi sul perché io lo abbia sbavato» la domanda era chiaramente retorica, quando una delle due aveva bisogno di muoversi in automatico l'altra si muoveva, e così accadde. Aly a spintoni iniziò a farsi largo tra la folla e mano nella mano condusse Nina fuori dalla pista da ballo. Anche qui faceva molto caldo ma a Nina parve sentire l'aria fresca sul suo volto. Si avviarono verso i bagni  squallidi e sporchi, e come da copione Nina aspettò la sua amica fuori, tenendole la porta chiusa ed evitando di incrociare gli sguardi insistenti dei ragazzi in fila, per entrare a loro volta.

I suoi sforzi nel sembrare goffa e poco attraente furono del tutto vani.

«Sei da sola?» le chiese un ragazzo estremamente alto ed estremamente robusto, dal viso poco intelligente.

indelebileWhere stories live. Discover now