Capitolo 8 "L'odio nel cuore"

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L'ufficio dell'avvocato Rush era ampio e luminoso. La sua scrivania, immensa, era coperta da fascicoli e documenti. 

Era un uomo alto dalla corporatura atletica, occhi azzurri e capelli biondi, Nina lo trovò particolarmente affascinante. 

«prego signori, accomodatevi. Lei deve essere William Bawer, e lei sua figlia...» la sua voce era calda e profonda. Posò fugacemente lo sguardo sulla ragazza, poi spostò la sua attenzione su Will. «e dunque? Ditemi.»

William passò l'avviso di notifica all'avvocato. Nina non potè far a meno di notare le sue mani, erano grandi ed estremamente curate. 

«la scorsa settimana mi è arrivato questo a casa. Ho già parlato con diversi studi legali, ma so che lei è il miglior avvocato della zona signor Rush.» 

«la prego, mi chiami Nicolas.» i suoi occhi erano buoni. Lesse attentamente il contenuto della lettera, poi disse «se ha già parlato con altri avvocati allora significa che sa bene cosa sia questo avviso. È stato chiamato a presenziare dinnanzi ad un giudice e ad una giuria. Di solito le questioni relative ai diritti di mantenimento su figli minori a carico vengono decise con molta celerità. Questo significa che abbiamo poco tempo per lavorare e per costruire un'arringa tale da dimostrare che sua figlia Anne..»

«Nina» la voce di Nina interruppe la spiegazione dell'uomo, «il mio nome è Nina, non Anne.» Lui posò, sorpreso, nuovamente lo sguardo su di lei. Poi, continuò  « che sua figlia Nina» calcò volutamente il suo nome, «vive bene con lei e che è perfettamente inserita nel contesto scolastico.» il signor Bawer ascoltava attento ogni minima parola pronunciata dall'avvocato. 

«quanti anni ha sua figlia?»

«ne ho diciassette, ma a breve diventerò maggiorenne» rispose Nina alla domanda. 

«ah diciassette, molto bene, vorrà dire che le dichiarazioni di sua figlia avranno maggior rilievo in udienza».

Nina era infastidita, l'uomo parlava come se lei non fosse presente in quella stanza. Eppure la questione la riguardava personalmente.

«Signor Nicolas, prima che lei inizi a lavorare, le devo chiedere a quali spese vado incontro. Sono un operaio, mi guadagno da vivere in un'officina, e francamente, le mie possibilità economiche sono limitate» la voce di Will era colma di umiltà e riconoscimento. Sperava vivamente che l'avvocato accettasse di occuparsi della faccenda senza chiedere una tariffa eccessivamente elevata. 

Nicolas guardò sfuggente Nina, poi si rivolse al padre, «stia tranquillo signor Bawer, iniziamo a lavorare. Poi troveremo un modo per venire incontro alle sue esigenze» il volto di Will si distese. 

«la ringrazio, lei non sa cosa significhi questo per me» la voce gli tremava «buona giornata signor Rush, attendo sue indicazioni»

«mi farò vivo io, buona giornata signor Bawer, e a te, Nina» il modo in cui pronunciò il suo nome le provocò un vuoto nello stomaco. Cordialmente gli sorrise, ed insieme al padre uscì dall'ufficio. 

«papà come hai trovato questo studio?» Nina non aveva mai sentito parlare di Nicolas Rush, eppure in città tutti i pezzi grossi erano particolarmente rinomati. 

«me ne ha parlato Holly. Di recente suo cognato ha divorziato con la moglie, e si è affidato a Rush per la separazione. Mi ha detto che è riuscito ad ottenere il mantenimento per i suoi due figli e metà del patrimonio comune. Deve essere uno in gamba nonostante sembri solo un ragazzo.»

In effetti anche a Nina l'uomo sembrò particolarmente giovane.

«beh strano, se dovesse essere così bravo come dici allora non capisco perché nessuno in paese abbia mai fatto il suo nome»

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