Capitolo 4 "Segreti di famiglia"

97 20 39
                                    

Ogni mattina le ore di lezione passavano lente. Nina aspettava ansiosa il suono dell'ultima campanella. Sapeva che ad attenderla ci sarebbe stato Helia con la sua bicicletta nera. Il loro ormai era un appuntamento fisso. Il suo primo giorno di scuola infatti, con sorpresa lo aveva incontrato fuori scuola e da allora lui non mancava a nessuno di quegli impegni quotidiani.

Quel giorno faceva particolarmente freddo. L'estate aveva ufficialmente lasciato spazio all'avanzare dell'inverno. I mesi autunnali erano stati veloci. Il vento d'ottobre aveva spazzato via tutte le foglie delle grandi querce. E l'acqua dei laghi lentamente diventava ghiaccio.

«eccoti.» Helia la accolse con un caloroso sorriso.

Nina si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.

Tra i due, dopo quel bagno di mezzanotte non ci furono altri momenti d'intimità. Ma comunque, quel bacio fugace rappresentava per lui una risorsa preziosa.

«andiamo!» Nina salì in sella la sua bici e come al solito prima di partire si voltò verso Aly mandandole un bacio. Da giorni ormai, la mattina Aly non si presentava a casa sua. L'amica non era stata capace di mantenere a lungo le distanze con il fidanzato. Ed Andrew, prepotentemente, le aveva imposto di andare e tornare da scuola con lui, nella sua vistosa auto. Aly lo comunicò a Nina con gli occhi lucidi. Sapeva che quello sarebbe stato l' inizio di un distacco imminente tra le due.

Helia e Nina iniziarono a pedalare. La brezza invernale congelava le punte dei loro nasi e le mani di lei erano ghiaccio. Al solito bivio Helia si fermò «vuoi venire in negozio? Ti presento mio padre.»

Nina rimase sorpresa dalla richiesta. Certo, per lei conoscere la famiglia di lui rappresentava un onore. Ma come l'avrebbe presentata? Come una sua amica? Come una semplice conoscente? Infondo cos'erano l'uno per l'altra se non questo..

«si, volentieri»

Svoltarono a sinistra della biforcazione. La strada era particolarmente deserta, Nina sapeva che conduceva nella zona più degradata del paese.

Superarono una pompa di benzina dismessa e un vecchio supermercato ormai abbandonato. A Nina parve che anche il paesaggio circostante si fosse abituato alla povertà di quel luogo. Nonostante la sua caparbietà non riuscì a trovare nemmeno un fiore tra quei grandi prati secchi.

Arrivarono in un centro abitato. Le case erano poche e fatiscenti. Svoltarono in una stradina colma di spazzatura ed Helia si fermò fuori ad un piccolo negozio: "Market da Jinny". L'insegna un tempo doveva essere molto bella ma di quella bellezza rimaneva ben poco, pensò Nina.

Posarono le bici senza sentire il bisogno di mettere i catenacci. Helia aprì la porta del negozio ed entrarono. Era una stanza particolarmente squallida. Piccola e caotica. Gli scaffali ospitavano una moltitudine di prodotti. La luce era soffusa e dalle pareti si poteva chiaramente intravedere la muffa causata dall'umidità.

«papà sono Helia.» dal retrobottega uscì un uomo anziano. Molto anziano. Non particolarmente alto. I capelli radi erano interamente bianchi e gli occhi erano nascosti da un paio di occhiali spessi.

«Nina questo è mio padre Joe» Nina non si capacitava del vecchio aspetto dell'uomo.

«Salve, sono Nina, è un piacere per me conoscerla!» la voce di Nina era squillante.

«si, molto piacere.» le rispose frettolosamente «Helia bisogna svuotare il magazzino.» l'uomo tagliò corto.

«si papà accompagno Nina e torno a lavorare..» Helia rimase tremendamente deluso dal poco entusiasmo di Joe. L'anziano fece spallucce e senza proferire altre parole si dileguò.

indelebileWhere stories live. Discover now