Capitolo 2 - Seb

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«Andy?» chiamò Toby, assumendo un'espressione apparentemente pensierosa, mentre osservava Seb, grattandosi con l'indice una tempia. Aveva i riccioli castani scarmigliati, gli occhi truccati ed affilati, sembrava sempre un diavolo astuto e pronto a seminare guai e terrore, come affermava quotidianamente Thomas.

In realtà, qualche punto interrogativo nasceva sulla testa di Seb quando Thomas lo diceva ma nel mentre sorrideva; in quei casi, Seb si chiedeva cosa passasse per la testa di quell'uomo quando aveva il suo ragazzo davanti.

Quel giorno Toby indossava un chocker fucsia, abbinato ad una felpa leggermente crop-top dello stesso colore che lasciava un leggero filo di pancia scoperta quando si muoveva. In base ad uno dei racconti del suo migliore amico sempre conditi da un buon numero di parolacce ed insulti, quella felpa era stata la causa di una bella litigata con Thomas, il suo ragazzo. Thomas era un tipo geloso, anche Toby lo era, ed era anche molto sadico.

Adorava far infuriare quell'uomo. Adorava far infuriare un po' tutti.

Seb spesso aveva assistito con ansia ed occhi sgranati al gonfiarsi delle vene del collo di Thonas Parker, fino ad arrivare ad un passo dallo scoppiare come petardi. Non erano ancora mai scoppiate, ma sospettava che non avrebbero resistito a lungo con Toby che non faceva altro che provocarlo.

Seb si chiedeva costantemente come facessero a non uccidersi a vicenda ogni giorno. Eppure, si amavano davvero.

L'amore era un mondo sconosciuto e Seb non aveva ancora avuto modo di esplorarlo perché a ventidue anni poteva dire con certezza di aver avuto solo brevi relazioni mediocri. Anche il sesso era stato mediocre e Seb ammetteva di sentirsi parecchio frustrato.

Ma lui aveva bisogno della sua anima gemella.

Ultimamente, però, era sorto un gran problema: si ritrovava troppo spesso a pensare ad un paio di occhi azzurri, malinconici ed arrabbiati. E dopo aver conosciuto Rachel Reyes aveva iniziato a pensarci ancora più del suo solito.

«Sì, Toby?» rispose Andy, trattenendosi dallo sghignazzare e dall'alzare gli occhi al cielo, probabilmente.

Andy era uno spilungone di un metro e ottanta, tutto pelle chiara, gambe lunghe da corridore e capelli tendente al colore della lava dei vulcani. Era sempre calmo - proprio come Toby e Seb -, pronunciava sempre il giusto numero di parole - proprio come Seb - ed aveva sempre una parola gentile per tutti - la fotocopia di Toby, letteralmente.

Senza contare che era l'unico in quel trio - che spesso Seb chiamava PowerPuff Girls al maschile, andando contro l'indignazione perenne di Toby - ad indossare sempre abiti da maschio. Nel senso, Andy indossava sempre e solo jeans, tute, T-shirt e felpe di colori basici, a differenza di Toby, che forse esagerava con le sfumature di rosa, e di Seb che adorava le felpe con le stampe, anche da donna, le scarpe colorate e truccarsi gli occhi come Toby.

Seb e Toby avevano provato varie volte a conciare Andy in modo più sexy, anche quando ogni tanto riuscivano a farlo uscire dal suo tugurio da introverso e a trascinarlo al Red Moon, ma lui preferiva continuare ad indossare pantaloni della tuta e felpe senza stampe carine.

Barboso, ma Seb gli voleva bene lo stesso.

Ognuno aveva i suoi gusti ed Andy era uno sportivo a tutti gli effetti. Non apprezzava il vestiario eccentrico e troppo colorato su se stesso.

C'era anche da dire, nel caso di Toby, che il suo aspetto esteriore e il suo modo di vestirsi così carino, roseo ed etereo, facevano a cazzotti, letteralmente, con il suo caratteraccio.

Andy, quel ragazzo dagli occhi color verde oliva, era stato mandato per forza da qualcuno per compensare tutte le mancanze di Seb e Toby, i quali, entrambi, erano un completo disastro sia con la vita che negli sport.

Come un fiore tra le mine (Red Moon Saga Vol. 5)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora