Capitolo Speciale - Andy e Ben

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«Ayla, smettila di fissarmi.»

Sua sorella emise uno sbuffo. Gli ricordava Batman, il cane di Toby, quando lui e Thomas non gli davano della pappa extra.

Andy cercò di ignorarla mentre continuava a lavorare a maglia. Muoveva sapientemente i ferri, cercando di non sbagliare. Voleva creare un cappello per sua nonna Dorina, usando del filato dai toni dell'azzurro e del verde oliva. Sembrava stesse venendo bene e quei colori insieme gli piacevano.

Gli ricordavano gli di occhi di...

Ayla continuava a fissarlo. Ad Andy iniziò a pulsare una vena sulla tempia sinistra.

Alzò gli occhi sulla sua gemella. Era seduta di fronte a lui, sul tappeto variopinto che avevano portato le nonne da un viaggio in Turchia, con le gambe incrociate, i gomiti poggiati sulle cosce, le mani intrecciate sotto al mento. Fissava Andy con sguardo perplesso. Aveva le sopracciglia rossicce aggrottate e osservava il suo gemello come se avesse tanto voluto entrargli nel cervello.

«Mi stai innervosendo.»

Ayla sbuffò per la seconda volta nel giro di pochi minuti. «Sarebbe una novità, Andy. Sei sempre così noiosamente calmo.»

Andy tentò di ignorarla di nuovo, continuando a concentrarsi sul suo lavoro con il filato. Aveva iniziato a sedici anni per impiegare il tempo dopo lo studio quando non si allenava con la squadra di atletica. Gli era capitato per caso un video su YouTube di una ragazza che spiegava come creare delle sciarpe a mano. Tutto quel lavoro di attenzione, di precisione, di manualità gli era sembrato così calmante, quasi ipnotico.

Aveva iniziato quell'hobby acquistando su Amazon un kit base per principiante e non si era più fermato, arrivando a creare dei maglioni natalizi per tutta la sua famiglia quando era diventato più manuale con l'arte del filato.

Ayla e Finn, suo fratello maggiore - uno dei tanti - inizialmente, lo avevano preso in giro, dicendogli che lavorare a maglia o all'uncinetto era noioso e che nemmeno le loro nonne ne erano capaci e non si erano mai interessate a quell'attività da pensionate; poi, col tempo e capendo che Andy non era intenzionato a smettere e che, effettivamente, lavorare a maglia lo aiutava a rilassarsi e a ignorare tutti i suoi problemi da adolescente omosessuale che cercava di essere abbastanza maschio per poter mantenere il suo posto nella squadra di atletica, allora, solo in quel momento, lo avevano lasciato in pace.

Gli altri suoi fratelli maggiori e i suoi genitori non avevano mai commentato più di tanto. Per quanto riguardava le sue amabili nonne adolescenti, invece, di tanto in tanto si divertivano a chiedergli se quel mese gli era stata accreditata la pensione sul conto quando lo trovavano sul divano a sferruzzare, avvolto, da una di quelle camicie di flanella che irritavano l'animo da fashion blogger di Toby.

Andy era cresciuto in una famiglia numerosa, un po' stramba e fuori dalle righe. I suoi genitori, Bryan e Cristin Lynch, erano due medici per i diritti umani, lavoravano per l'ONU e si erano conosciuti a sedici anni durante una manifestazione organizzata per salvaguardare le lepri dal bracconaggio illegale. Non si erano mai più lasciati, avevano studiato insieme alla Dublin City University in Irlanda e si erano laureati entrambi in Medicina e Chirurgia. Due piccoli geni con l'animo da missionario.

Entrambi avevano desiderato una famiglia numerosa e così avevano fatto. Sua madre era rimasta incinta di Connor a ventiquattro anni, quando erano trascorsi solo un paio di mesi dal loro trasferimento negli Stati Uniti; due anni dopo era rimasta incinta di Briana; precisamente dieci mesi dopo era in attesa di Maeve e Finn. Tre anni dopo, sorpresa delle sorprese, aveva scoperto di aspettare altri due gemelli ed erano nati lui e Ayla. Fortunatamente, dopo la loro nascita avevano capito entrambi di doversi fermare, altrimenti sarebbero arrivati ad avere tredici figli come la maggior parte delle famiglie mormone.

Come un fiore tra le mine (Red Moon Saga Vol. 5)Where stories live. Discover now