Le vite di alcuni ragazzi, che frequentano l'Università di Seoul, si incrociano, dando vita a profondi legami. Così diversi, eppure così simili, si troveranno ad affrontare insieme nuove sfide, fantasmi del passato, nuovi e vecchi amori.
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Il biondo aprì gli occhi e si trovò davanti il viso di Tae, che, sghignazzante, lo stava strattonando.
"Mamma mia quanto parli nel sonno, non so le ragazze che ti ho sentito nominare stanotte! A proposito, chi sarebbe questa Eun-Ji? Sembravi particolarmente preso" – disse Tae, scoppiando a ridere.
"Ma ti sembra questo il modo di svegliare il tuo migliore amico? Hai una vaga idea di cosa hai interrotto?" – rispose, stropicciandosi gli occhi e passandosi una mano fra i capelli.
"E tu hai idea di che ore sono? Tra mezz'ora io ho lezione, non so che orari faccia tu, ma devo uscire. Volevo solo buttarti giù dal letto prima di andarmene, ti ho anche preparato il caffè" – sorrise soddisfatto.
"Perché, che ore sono?" - chiese Min sbadigliando.
"Le 9 e mezza bella addormentata!"
"La mia lezione è iniziata mezz'ora fa! Accidenti!" – Min si catapultò fuori dal letto, vestendosi di corsa e bevendo il caffè mentre infilava i pantaloni. "Che farei senza di te, grazie per avermi svegliato e per il caffè, devo ancora decidere se perdonarti o meno per aver interrotto un'intensa sessione di..."
"Si si, ho capito" – lo fermò Tae – "tu e le tue sessioni, pensa anche a quella d'esame ogni tanto! Dai, andiamo rubacuori. Devi ancora raccontarmi di quest'estate."
"Si ci sono! Andiamo! ... Ahhh Eun-Ji, è stata davvero una notte di fuoco. Ci siamo conosciuti la sera prima di ripartire per l'università, ero al pub con degli amici e quando..."
Uscirono, chiudendosi frettolosamente la porta della camera alle spalle.
Durante il tragitto verso le aule, Min raccontò a Tae dei suoi numerosi flirt estivi, ormai aveva perso i primi tre quarti d'ora di lezione, tanto valeva iniziare dalla seconda ora. Le sue vacanze erano sempre piene di avventure e storie eccitanti, i suoi occhi brillavano ed era così tanta l'adrenalina che provava anche al solo ricordo che, nell'esposizione dei fatti, gesticolava e si muoveva con tutto il corpo, saltellando e mimando le situazioni.
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