☆ ¢αριтσℓσ ѕє∂ι¢ι ☆

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Daft Punk ft. Julian Casablancas - Instant Crush 


"Tutto pronto Tigre?"

"Tutto pronto...devo solo passare in facoltà a lasciare dei moduli in segreteria per il congedo temporaneo dalle lezioni. Ho appuntamento lì con il professore di geometria, mi lascerà delle dispense sui prossimi argomenti d'esame per recuperarlo al mio ritorno..." – rispose Tae, chiudendo la zip della valigia e infilandosi la giacca.

"Intanto inizio a sistemare le borse in macchina, okay?" – chiese Min, avvicinandosi alla porta, carico di bagagli.

"Non era necessario che noleggiassi un'auto, saremmo potuti andare con la metro..."

"Non ho intenzione di presentarmi in aeroporto trasandato e sudato signorino, e poi lo sai che mi piacciono le comodità" – il biondo si passò sprezzante una mano fra i capelli, sorridendo.

 

 

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"Andiamo Tae" – Kookie prese il ragazzo sottobraccio – "ti accompagno..."

I due si incamminarono verso le aule, in silenzio e a passo lento.
Tae aveva passato l'intera giornata precedente a letto a dormire, mentre il corvino era rimasto lì a fianco a lui, a leggere e disegnare. Aveva provato più volte a svegliarlo, ma senza successo, così aveva deciso di lasciarlo riposare per riprendersi del tutto dalla nottata che avevano trascorso a sfogarsi. Solo la sera, dopo che Min era tornato al dormitorio con la cena d'asporto, si era alzato a mangiare qualcosa, anche se, quando il biondo confermò di aver prenotato i voli per il giorno dopo e aver sistemato la questione coi professori, si riaccucciò a letto, accompagnato da Kookie, che lo aiutò a riaddormentarsi stringendoselo al petto e raccontandogli, sottovoce, qualche aneddoto della sua adolescenza.

"Ti aspetti qui fuori...Quando finisci andiamo a prenderci un caffè e un bel muffin, così almeno mangi qualcosa prima di partire, okay?"

Tae annuì, accennando un sorriso, ed entrò in segreteria. Uscì solo mezzora dopo, facendo un sospiro profondo, col viso palesemente stravolto.

"Ehi...va tutto bene?"

"S-si...io...devo solo andare un attimo in bagno" – rispose il ragazzo, con gli occhi velati di lacrime, passandogli di fianco e attraversando velocemente il corridoio.
Kookie lo guardò entrare e il rumore della porta che si chiudeva alle sue spalle gli fece salire un groppo alla gola. Riuscì a concedergli solo un paio di minuti da solo, prima di fiondarsi dentro preoccupato.
Il bagno era vuoto e le porte erano tutte chiuse, anche se non fu difficile individuare la posizione di Tae, dato che da dietro l'ultima in fondo, provenivano rumori di singhiozzi.

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