Le vite di alcuni ragazzi, che frequentano l'Università di Seoul, si incrociano, dando vita a profondi legami. Così diversi, eppure così simili, si troveranno ad affrontare insieme nuove sfide, fantasmi del passato, nuovi e vecchi amori.
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Un raggio di luce illuminò il viso di Kookie, destandolo dal sonno.
Alzò leggermente la testa e si rese conto che tutti gli altri stavano ancora dormendo. Solo riabbassandosi si accorse che Tae lo stava stringendo, si era addormentato abbracciandogli il fianco.
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Rimase per un po' ad osservarlo, aveva la bocca leggermente aperta e i capelli mossi e spettinati, alcune ciocche erano finite a coprirgli gran parte della faccia.
Istintivamente le sfiorò per spostarle e avere finalmente una visuale ravvicinata dei suoi occhi, ancora chiusi. Aveva delle ciglia lunghissime e il suo viso era così perfetto da sembrare disegnato, creato a tavolino...cazzo è bellissimo, pensò, mordendosi le labbra.
La voglia di allungarsi e baciarlo era irrefrenabile, per cui decise di alzarsi, per evitare di combinare qualche casino.
Sollevò delicatamente il braccio di Tae e scivolò dalla sua presa, il ragazzo mugolò e si voltò dall'altra parte, continuando a dormire. Nel giro di pochi minuti, la stanza era quasi totalmente illuminata, così decise di uscire a prendere qualcosa da mangiare e, quando tornò, li trovò praticamente tutti in piedi.
"Colazioneee!" – urlò sorridendo, avvicinandosi al tavolo e posando delle buste piene di roba – "Ragazzi, scusate, ma non conosco ancora i vostri gusti! Il tipo che lavora nella caffetteria del campus è mio amico, per cui mi sono fatto prestare dei thermos! Qui c'è del caffè americano, qua del latte macchiato alla vaniglia e in questo del tè verde! Ho preso anche dei cornetti, servitevi pure!"
"Ti adoro biscottino!" – Da-mi corse ad abbracciarlo e a stampagli un bacio sulla guancia.
"Grazie Kookie, davvero!" – dissero gli altri all'unisono mentre si fiondavano sul cibo, come se non mangiassero da giorni.
"Questo è per te" – disse, avvicinandosi a Tae e porgendogli un muffin – "era l'ultimo! Ed era l'unica cosa al cioccolato di tutta la caffetteria" – aggiunse, sussurrando, e facendogli l'occhiolino.
"Grazie! Sono i miei preferiti!" – rispose l'altro, afferrandolo al volo e addentandolo con foga.
Dio, è adorabile – pensò. "Sono contento che ti piaccia" – sorrise Kookie, allungando una mano per scompigliargli i capelli.
"Vuoi un po' di caffè, stellina?" – Min si avvicinò ad Anya, ancora mezzo addormentato, stropicciandosi l'occhio sinistro, mentre con la mano destra alzò la maglietta per grattarsi un punto sopra l'ombelico.
"Ma che fai?" – chiese lei innervosita, tirandogliela giù con entrambe le mani.
"Che c'è? Gelosa?" – le bisbigliò all'orecchio, accostandosi al suo viso.
