Le vite di alcuni ragazzi, che frequentano l'Università di Seoul, si incrociano, dando vita a profondi legami. Così diversi, eppure così simili, si troveranno ad affrontare insieme nuove sfide, fantasmi del passato, nuovi e vecchi amori.
contenuti s...
Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
"Ehi...Allora? Come sta la mia piccola oggi?"
"La tua piccola? Vacci piano biondo!"
"Ma come, non sei mia forse?"
"Questo è ancora da vedere..."
"Mhmm, mi piace quando fai la difficile...mi manchi, lo sai stellina?"
"...anche tu mi manchi Min" – sorrise Anya, mordendosi le labbra, mentre le sue guance si tingevano di rosso – "come sta Tae?"
"Diciamo bene...le pratiche testamentarie sono concluse, stamattina aveva un appuntamento in azienda per sistemare le ultime carte circa la successione a favore del socio del Sig. Kim..."
"Sicuro che stia bene? Non deve essere facile attraversare tutto questo..."
"Onestamente?" – il suo tono di voce si fece più rassegnato – "credo che emotivamente sia distrutto. Non tanto per la perdita in sé, non aveva alcun tipo di rapporto con quell'uomo da anni, quanto per il fatto che si sta rendendo conto di non avere più una famiglia..."
"Lo capisco...è un vuoto incolmabile purtroppo..."
"Tesoro..."
"Tranquillo...sto bene...io...vorrei che fossi qui...le feste si avvicinano e sono sempre il periodo peggiore..."
"Tornerò prestissimo, te lo prometto..."
"Scusa...so che non dipende da te...è solo che è più di un mese che siete partiti...e mancate a tutti, tantissimo! Ieri pomeriggio ho visto Kookie in facoltà e abbiamo preso un caffè insieme..."
"Come sta quel teppistello? Sono alcuni giorni che non lo sento..."
"Pare sia innamorato" – rispose, sorridendo.
"Davvero? Ha detto così??"
"Beh, non me l'ha detto apertamente, ma è piuttosto evidente...quando ci siamo incontrati mi sembrava fosse un po' abbattuto, ma, appena ci siamo seduti al bar, ha ricevuto diversi messaggi e ogni volta che guardava lo schermo il suo viso si illuminava...vedessi che sorriso...Ne sai qualcosa?"
"Diciamo che ho una vaga idea di chi possa essere il mittente dei messaggi..."
"Cos...No, oddio aspetta...Non vorrai dirmi che...Tae? Sei serio?" – chiese con un tono decisamente alto, sopraffatta dall'entusiasmo.
"Dovevi vederli quando siamo partiti..." – sorrise il biondo – "...Tae non riusciva a staccarsi da lui, non l'avevo mai visto così appiccicoso con qualcuno...nemmeno con me è mai stato molto fisico...gli vedo spesso il telefono in mano, soprattutto la sera, e i momenti in cui lo usa sembrano gli unici in cui il suo viso è sereno..."
