9 - Lui ti ha insegnato così

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Cara donna,
non è colpa tua.
Anche se vogliono farti credere il contrario,
non e colpa tua.
Questo è dedicato a te.







HERIC

La folla esulta, applaude, acclama il mio nome.

La partita è a un passo dalla fine, io alterno momenti di 'chiara lucidità' a 'estrema adrenalina' e la lama dei miei pattini delinea il ghiaccio, lo graffia come una furia. Mi fa correre da una parte all'altra della pista a una velocità incredibile.

Sono perennemente nella zona d'attacco per colpire il disco col bastone e schiacciarlo in porta.

Isaac mi sfreccia di fianco, mi guarda, schiva l'avversario e mi lancia il disco. Questo scivola sul ghiaccio, lo fermo col bastone e lo porto con me verso la vittoria.

Vedo Dennis che mi difende, mi spiana la strada e io ho via libera, ci siamo solo io, il portiere avversario e la porta.

Schiaccio con tutta la forza il bastone contro il disco e lo mando a segno.

Faccio goal, l'ennesimo della partita.

La platea esplode ancora, il cuore mi sale in gola e riprendo a respirare.

Abbiamo vinto.

«Mclane, Mclane, Mclane» sento urlare in coro.

«Ci hai salvato il culo amico» mi urla Dennis, saltandomi addosso per esultare.

Anche Isaac ci raggiunge, è quasi davanti a noi quando un giocatore della squadra avversaria lo placca e lo scaraventa contro il plexiglas.

Dennis mi si stacca di dosso, ci guardiamo.

Finisce sempre così.

Finiamo sempre a fare a botte quando vinciamo e io non mi tiro mai indietro se ad avere la peggio sono i miei compagni.

Scaravento il bastone sul ghiaccio, mi lancio in avanti e arrivo alle spalle del numero 35 avversario. Gli sferro un pugno nelle costole, questo si accascia su se stesso dalla sorpresa e dal dolore e io non ho il tempo materiale di godermi la scena che vengo spintonato e sbattuto al muro.

«Fatti i cazzi tuoi Mclane» mi urla in faccia il numero 12. Non riesco a trattenere la risata.

«Che c'è?» mi chiede, mentre afferra la mia maglietta e mi tiene spalle al plexiglas per il colletto «Le vuoi prendere?»

«Amore» lo prendo in giro, «mi sa che le prendi tu tra un secondo» i suoi occhi si assottigliano e il mio ginocchio si piega automaticamente. Glielo spingo nello stomaco e lui si china in avanti. Ne approfitto per colpirlo ancora con i pugni.

Mi volto un attimo per vedere in che condizioni è Isaac e lo trovo ricoperto di sangue sulla bocca, mentre l'arbitro e gli altri giocatori accorrono per mettere fine alla rissa.

Il 12 che ho appena picchiato lo abbandono sul ghiaccio e mi sposto come se non avessi fatto niente, invece, un attimo dopo, mi becco un'ammonizione.

«Oh, andiamo!» protesto, sfilandomi il casco dalla testa. «Ha cominciato lui, io mi sono solo difeso»

«Sì, spaccandogli il naso Mclane» l'arbitro mi ignora e io sono pronto a contestare ancora, quando qualcuno mi afferra per le spalle.

«Chiudi la bocca Heric!» è Dennis, «Non te la puoi permettere un'espulsione e nemmeno noi, quindi lascia stare»

«Ma io non ho fatto niente, dovevo lasciare che mi picchiasse?» continuo, mentre mi trascina fuori dalla pista.

«No, ma a lui basta un naso rotto e a noi la vittoria, quindi zitto»

NON INNAMORARTI DI HERIC MCLANEWhere stories live. Discover now