10 - Lui non scherza quando lo fa

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VALERIE

Sono tesa.

Sono così tesa che potrei spezzarmi a metà e non riesco a pensare, non riesco a formulare nemmeno una parola perché tutto ciò a cui penso é Pamela che mi prega di chiedere a suo fratello Heric di correre in ospedale.

Heric. Suo fratello.
Suo fratello. Heric.

Mi sento così stupida.

«Non chiamare mamma» i miei occhi sono fermi su di lui. É al telefono con Pamela, ha lo sguardo preoccupato, le labbra dischiuse, passa nervosamente una mano tra i capelli e dice: «Sistemo tutto io, adesso prendo l'auto e vengo in ospedale, sta tranquilla»

Riaggancia, mi passa il cellulare e il suo sguardo si ferma nel mio. Sento che vorrebbe dirmi qualcosa, lo percepisco dalle sue iridi che si infuocano, dal tremore delle sue mani.

Scusami se ti ho mentito? Perdona mia sorella per averti mentito? Era questo che voleva dirmi?

«Che succede?» la voce di Isaac ci distrae.

Avevo dimenticato per un istante la sua esistenza e quella degli altri due giocatori di hockey. É quando mi volto verso di lui che noto la macchia rossa sulla sua guancia e il segno del mio schiaffo sulla sua pelle.

Ho ceduto alle sue provocazioni. Sono caduta nei suoi giochetti e non avrei dovuto. Me ne pento, ma non di avergli fatto male, quello schiaffo se l'è meritato.

«Pam e il ragazzo con cui è uscita hanno avuto un incidente» sbircio Heric di sottecchi e poi fisso Isaac serrare la mascella.

«Chi è lo stronzo?» sibila, ma Heric sbuffa.

«Non m'importa, al momento» si inumidisce le labbra, «Pamela sta aspettando di essere visitata, ha detto che non è nulla di grave, adesso vado da lei»

«Vengo con te» Isaac si fa avanti e vedo Heric bloccargli il passaggio.

«Non è il caso»
«É Pamela, è sempre il caso se si tratta di lei. La voglio vedere»
«E io sono sicuro che lei non voglia vederti adesso»

Isaac espira forte dal naso, fa movimenti nervosi e infastiditi. Guardandolo, ripenso al suo rapporto con Pamela, a lei che mi aveva raccontato di quanto lo detestasse perché fossero cresciuti insieme. "É amico di mio fratello", mi aveva detto e adesso so. Adesso è tutto più chiaro, anche quel passaggio a casa che ci ha dato Heric dopo la serata del cinema all'aperto. Ha tutto un senso.

Al silenzio dei due ragazzi, sento liberarsi nell'aria un sospiro. É Dennis, il ragazzo che ricordo aver visto una volta alla sua stessa festa di compleanno.

«Andiamo amico» posa una mano sulla spalla di Isaac e lo scuote, «Lascia che Heric veda sua sorella da solo. Più tardi, se Pamela vorrà, facciamo un salto da lei»

Noto il modo in cui Isaac si rabbuia ancora di più ma, per la prima volta, cede. Vacilla, come ha vacillato con me dopo lo schiaffo. Mi chiedo se la sua non sia solo una corazza e se, sotto sotto, non sia una persona così terribile come vuole far credere agli altri.

«Chiamami» intima a Heric e io percepisco in quelle parole tanta, tantissima angoscia.
Heric annuisce. Con mio stupore, si volta verso di me.

«Tu vieni?» me lo chiede con una tale semplicità da disarmarmi. Dischiudo le labbra e il mio corpo reagisce automaticamente.

Avanzo senza rispondere, mi sistemo la tracolla della borsa sulla spalla e faccio capire a Heric che sì, voglio andare con lui.

Mi aspetto che Isaac faccia qualche battutina, dica: "porti la stronza con te e non me?", eppure, non lo fa. Anche questa volta mi ritrovo a essere sorpresa dal suo comportamento. Mi rendo conto che ha tutto a che fare con Pamela e mi chiedo che cosa provi davvero lui per lei, perché ciò che lei prova per lui credevo di averlo capito da sola, ma forse mi sbaglio.

NON INNAMORARTI DI HERIC MCLANEDonde viven las historias. Descúbrelo ahora