17 - ...da te

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HERIC

Ho le nocche spaccate per il pugno che ieri ho sferrato contro il muro dello spogliatoio. Ho la testa che mi scoppia per la rabbia, la mente torna sempre a Valerie, a quelle pasticche sparse per terra e al suo tentativo di rovinarmi la vita.

Lo avrebbe fatto.

Se non me ne fossi accorto. Se non fossi arrivato in tempo, avrebbe nascosto quelle pillole nel mio borsone e la mia carriera sarebbe andata a fanculo con tutti i suoi sacrifici.

Perché?

'Perché Valerie, perché?'.

«Me lo dici come te li sei fatti quei graffi?» Pamela sistema sul bancone della mia cucina l'ennesima confezione di stuzzichini.

Ho scordato che oggi è Halloween. Ho scordato che questa sera verranno tutti a casa mia per festeggiare.

Alla sua domanda rispondo semplicemente scuotendo la testa. Abbasso la mano, smetto di guardarmi le ferite e vorrei tanto strapparmi il pugnale dal cuore, quello che Valerie mi ha piantato dentro con la forza, ma non ci riesco.

Ho urlato quando l'ho vista andare via ieri. Ho urlato quando ho contato quelle maledette pasticche. Ho urlato prima di farmi del male e dopo mi sono chiuso nel mio silenzio.

Rifletto.

Mi logoro da solo.

«Comunque dovresti andare a prepararti» la voce di mia sorella mi colpisce ancora, «I ragazzi saranno qui a momenti»

Fisso il vuoto, non mi muovo.
Dopo un attimo sbuffo un respiro profondo dal naso, a bocca chiusa, e mi alzo dallo sgabello per andare a fare una doccia.

Sento che Pamela osserva tutti i miei movimenti, eppure non mi chiede niente. Non so se sospetti qualcosa. Non so se abbia capito che tra me e Valerie è successo qualcosa, so solo che, ieri, dopo essere uscito dallo spogliatoio col cuore spezzato me la sono ritrovata davanti che mi aspettava e, con voce preoccupata, mi ha chiesto che cosa avessi combinato con Valerie questa volta?

Avrei voluto dirle che non ero stato io a rompere lei, ma lei a rompere me. Invece, me ne sono stato zitto e l'ho lasciata lì impalata per farmi tutta Central Park di corsa e scaricare la rabbia.

Non mi è passata. Non so se mi passerà mai.

Vorrei solo che Valerie uscisse dalla mia testa, anche solo per cinque minuti. Vorrei che se ne andasse, che la smettesse di torturarmi con i suoi maledetti occhi verdi. Ma non lo fa. Lei resta e io sprofondo.

L'acqua non lava via nemmeno un briciolo del mio malessere. Anche se me ne sto per un po' sotto il getto bollente, niente si allevia, niente mi da sollievo.

Giuro che la scordo.

Me la devo scordare.

Ho creduto che potessi essere tutto quello di cui Valerie avesse bisogno. Ho creduto di poterla aiutare, di poterla tirare via dal suo inferno, ma la verità è che ho creato solo uno stupido film mentale nella mia testa. Era solo un'illusione la mia. Era solo una stupida idea di uno stupido ragazzo che crede di poter salvare una ragazza incasinata.

NON INNAMORARTI DI HERIC MCLANEWhere stories live. Discover now